RIAPERTURA DEL PONTE SUL PAGLIA

( Comunicati Stampa )

RIAPERTURA DEL PONTE SUL PAGLIA

 

COMUNICATO STAMPA

Confindustria Toscana Sud: soddisfazione per la riapertura del ponte sul Paglia

E’ stato riaperto al traffico pochi giorni fa, lo scorso 5 maggio, il tratto della SR 2 Cassia interrotto da più di due anni e mezzo all’altezza del fiume Paglia a causa del cedimento di un viadotto a seguito di forti precipitazioni atmosferiche. Una buona notizia per imprese e cittadini della zona e per molti altri utenti di quella che costituisce di fatto una via di collegamento alternativa tra l’alto Lazio e il cuore della provincia di Siena: finalmente, per raggiungere tali destinazioni attraversando la Val di Paglia, non sarà più necessario passare da Radicofani percorrendo un percorso lungo e inadatto al traffico pesante.

Tuttavia, per una buona notizia, anche se tardiva per le ripercussioni che l’interruzione della viabilità ordinaria ha avuto sulla zona, tra breve se ne potrebbero avere altre di tenore opposto.

L’intero tratto senese della Cassia, infatti, risale agli anni sessanta e inevitabilmente mostra i segni del tempo. La situazione, purtroppo simile a quella di molte altre strade di primaria importanza del territorio, è molto preoccupante soprattutto in alcuni punti cha la Provincia sta tenendo opportunamente sotto monitoraggio: è il caso del ponte alle porte di Buonconvento, del viadotto sul fosso di Bussolaia a Chianciano e di quelli in val di Paglia a monte e a valle del tratto da poco riaperto.

Confindustria Toscana Sud ha recentemente manifestato al Ministro Delrio le sue preoccupazioni chiedendo interventi mirati per la viabilità primaria e secondaria del territorio al fine di prevenire future criticità ed evitare chiusure per inagibilità. Con la Regione Toscana, in particolare con l’Assessore Vincenzo Ceccarelli, poi, è attivo un confronto sulle possibili soluzioni in un contesto caratterizzato da carenze di mezzi e una gestione tuttora complessa (la manutenzione stradale è infatti ancora affidata alle Province, che non hanno più le necessarie risorse umane e finanziarie per effettuarla).

Occorre quindi procedere, come indicato nel piano nazionale trasporti e logistica allegato al DEF, con il finanziamento e la realizzazione dei più urgenti interventi di “conservazione” e “adeguamento agli standard funzionali di sicurezza” della rete stradale, riducendo in questo modo il rischio di future emergenze.

12.5.2017

Rif.
V. Masoni – e-mail: 
relazioniesterne@confindustriatoscanasud.it