AUTORIZZAZIONE WTO A UE PER L’IMPOSIZIONE DI DAZI COMPENSATIVI A PRODOTTI USA

( Europa e Internazionalizzazione )

AUTORIZZAZIONE WTO A UE PER L’IMPOSIZIONE DI DAZI COMPENSATIVI A PRODOTTI USA

Misure relative al Caso Boeing – ancora da definire le voci doganali interessate

Nella seduta del 13 ottobre 2020, il Dispute Settlement Body dell’Organizzazione Mondiale del Commercio ha autorizzato l’UE ad imporre dazi compensativi sull’import dagli USA per un valore annuo massimo di $3,99 miliardi in risposta ai sussidi erogati negli anni dal Governo federale e da quello dello Stato di Washington al gruppo Boeing. La pronuncia conclude la disputa avviata nel 2004 sull’asse transatlantico in tema di aiuti di stato al settore aeronautico e segue quella parallela sul caso Airbus, in virtù della quale dallo scorso ottobre gli USA hanno imposto tariffe addizionali su $7,49 mld di beni importati dall’UE.

 

Possibili prodotti oggetto delle contromisure UE

I dazi che l’UE è autorizzata a varare potranno colpire una serie di prodotti identificati da codici doganali a 8 cifre, la cui base di discussione è una lista sottoposta a consultazione pubblica nel maggio 2019. Da tale elenco, la Commissione nella scorsa settimana ha estrapolato una prima selezione, ancora non ufficiale e suscettibile di modifiche, che è stata presentata agli Stati Membri, composta da 2 macrocategorie:

  • aeromobili per il trasporto passeggeri, che andranno ad assorbire una cifra pari a circa il 45% dei dazi che l’UE è autorizzata a riscuotere;
  • circa 120 codici doganali, a loro volta suddivisi in Beni Industriali, Prodotti agricoli e Beni Alimentari e Prodotti della Pesca.

 

Prossimi passaggi procedurali

Sul fronte interno, già nei prossimi giorni, la Commissione dovrebbe condividere con gli Stati membri la lista ufficiale dei prodotti da sottoporre a dazi compensativi. Eventuali richieste di modifiche andranno giustificate esclusivamente ai sensi del Reg. 654/2014, art. 4, par. 3 (assenza di fonti di approvvigionamento alternative o riduzione al minimo di effetti negativi sulle industrie a valle e sui consumatori finali). La votazione, con procedura scritta fra i componenti del Comitato Barriere Commerciali, dovrebbe tenersi nei primi giorni della prossima settimana secondo le regole comitologiche, così da concludere la procedura entro la fine di ottobre. Per l’applicazione effettiva delle tariffe, l’UE dovrà tuttavia attendere una nuova autorizzazione del Dispute Settlement Body che ratificherà il valore dell’import oggetto delle misure compensative proposto dalla Commissione. La prossima riunione del DSB è in calendario per il 26 ottobre, ma la Commissione potrebbe chiedere la convocazione di una seduta ad hoc, per la quale sarebbero comunque necessari 10gg di preavviso.

Reazione delle parti

La pronunzia del WTO è stata immediatamente commentata dal Vice Presidente della Commissione e Commissario al Commercio, Valdis Dombrovskis, che ha sottolineato l’impegno dell’UE per la ricerca di una soluzione negoziale con gli USA che eviti “cicli dannosi di misure e contromisure”. ”In assenza di un risultato negoziale – ha tuttavia aggiunto il Commissario – “saremo costretti a malincuore a difendere i nostri interessi e rispondere in modo proporzionato con dazi contro importazioni americane”. Sul fronte statunitense, una nota dello USTR ha sottolineato come il rouling WTO non abbia valutato l’abrogazione da parte dello Stato di Washington degli incentivi fiscali a favore di Boeing disposta il 1° aprile 2020 e come pertanto l’UE non abbia basi legali per imporre tariffe addizionali sulle importazioni dagli Stati Uniti. Il Rappresentante al Commercio, Robert Lighthizer, ha a sua volta dichiarato che gli Stati Uniti sono determinati a “trovare una risoluzione a una controversia che potrebbe danneggiare i lavoratori e le imprese aerospaziali statunitensi” e che lo USTR sarebbe ”in attesa di una risposta dall’UE a una recente proposta di accordo”.