EMERGENZA CORONAVIRUS – NUOVE SOSPENSIONI DEI VERSAMENTI.

( Fisco e Diritto d’Impresa )

EMERGENZA CORONAVIRUS – NUOVE SOSPENSIONI DEI VERSAMENTI.

Disposte ulteriori proroghe e sospensioni dei termini per i versamenti fiscali, contributivi e per altri adempimenti, nei mesi di aprile e maggio 2020.

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del DL 23/2020 (c.d. decreto “liquidità”), pubblicato sulla G.U. 8.4.2020 n. 94 ed in vigore dal 9.4.2020, sono diventate operative nuove proroghe e sospensioni dei versamenti a causa dall’emergenza da coronavirus.

Un primo intervento, contenuto nell’art. 21 del DL 23/2020, riguarda la possibilità di effettuare entro il 16 aprile 2020 i versamenti che erano in scadenza il 16 marzo e che erano già stati prorogati al 20 marzo. Con tale disposizione viene quindi prevista una ulteriore proroga di 27 giorni per tutti i versamenti fiscali e contributivi, che scadevano il 16 marzo scorso, nei confronti di tutti i soggetti, salvo poter beneficiare degli ulteriori differimenti. Ai sensi dell’art. 18 del DL 23/2020, infatti, per i soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione, che hanno il domicilio fiscale, la sede legale o la sede operativa nel territorio dello Stato, con ricavi o compensi non superiori a 50 milioni di euro nel periodo d’imposta precedente a quello in corso al 9 aprile 2020 (2019, per i soggetti “solari”), è prevista la sospensione dei versamenti nei mesi di aprile e maggio 2020 relativi alle ritenute sui redditi di lavoro dipendente e assimilati, di cui agli artt. 23 e 24 del DPR 600/73, e alle trattenute relative all’addizionale regionale e comunale e all’IVA.

La sospensione dei suddetti versamenti, nel mese di aprile 2020, si applica a condizione che tali soggetti abbiano subito una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 33% nel mese di marzo 2020 rispetto allo stesso mese del 2019 e si applica anche nel mese di maggio 2020,  a condizione che tali soggetti abbiano subito una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 33% nel mese di aprile 2020 rispetto allo stesso mese del 2019.

Se, invece, i ricavi o compensi del 2019 (per i soggetti “solari”) sono superiori a 50 milioni di euro, per beneficiare della sospensione dei versamenti in esame occorre che la riduzione del fatturato o dei corrispettivi nel mese di marzo o aprile 2020, rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, sia di almeno il 50%. In entrambi i casi sono altresì sospesi, nei mesi di aprile e maggio 2020, i termini dei versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi INAIL.

Nel testo ufficiale del DL “liquidità” la riduzione mensile del 33% o del 50% non è più collegata ai “ricavi o compensi”, come circolato nelle prime bozze,

ma al “fatturato o corrispettivi”. I versamenti in esame sono sospesi anche per i soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione, che hanno il domicilio fiscale, la sede legale o la sede operativa nel territorio dello Stato e che hanno intrapreso l’attività di impresa, arte o professione a partire dal 1° aprile 2019.

A prescindere dall’ammontare dei ricavi o compensi del periodo d’imposta precedente, è prevista la sospensione dei versamenti IVA nei mesi di aprile e maggio 2020 nei confronti dei soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione che hanno il domicilio fiscale, la sede legale o la sede operativa nelle Province di Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi e Piacenza; anche tale sospensione è comunque subordinata alla condizione che, i suddetti soggetti, subito una riduzione del fatturato o dei corrispettivi, nel mese di marzo o aprile 2020, di almeno il 33% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso.

I versamenti delle ritenute sui redditi di lavoro dipendente e assimilati, dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi INAIL, nei mesi di aprile e maggio 2020, sono inoltre sospesi nei confronti degli enti non commerciali, compresi gli enti del Terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti, che svolgono attività istituzionale di interesse generale non in regime d’impresa.

In tutti i casi sopra illustrati, i versamenti sospesi dovranno essere effettuati, senza applicazione di sanzioni e interessi in un’unica soluzione entro il 30 giugno 2020, oppure mediante rateizzazione fino a un massimo di 5 rate mensili di pari importo, a decorrere dal mese di giugno 2020.

Per i soggetti che operano nei settori maggiormente colpiti dall’emergenza sanitaria (es. turismo, ristorazione, attività sportive e culturali, intrattenimento, assistenza, trasporti, ecc.), resta ferma la sospensione, ai sensi degli artt. 8 del DL 9/2020 e 61 del DL 18/2020 dei versamenti delle ritenute sui redditi di lavoro dipendente e assimilati, dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi INAIL, dal 2 marzo al 30 aprile 2020; la sospensione resta ferma indipendentemente dall’ammontare dei ricavi o compensi del 2019 e dalla misura della riduzione del fatturato o dei corrispettivi nei mesi di marzo e aprile 2020.

Per beneficiare delle ulteriori sospensioni, anche tali soggetti devono invece rispettare i nuovi requisiti introdotti dal DL 23/2020.

Rif.

Paolo Marraghini – Tel. 0575399428 – e-mail: p.marraghini.consulente@confindustriatoscanasud.it