PROROGA AL 31 OTTOBRE 2023 PER IL RIVERSAMENTO DEL CREDITO R&S

( Fisco e Diritto d’Impresa )

PROROGA AL 31 OTTOBRE 2023 PER IL RIVERSAMENTO DEL CREDITO R&S

Con un emendamento al DL “Aiuti ter” viene rinviato il termine per presentare la domanda di riversamento.

In sede di conversione in legge del DL 144/2022 (c.d. DL “Aiuti-ter”), con un emendamento governativo viene previsto il rinvio al 31 ottobre 2023 del termine per la presentazione della domanda per accedere al riversamento del credito di ricerca e sviluppo indebitamente compensato, introdotta dall’art. 5 commi 7-12 del DL 146/2021. Il termine attualmente applicabile del 31 ottobre 2022 era stato fissato dall’art. 38 del DL 144/2022, il quale aveva rinviato l’originario termine del 30 settembre 2022 previsto per inviare la domanda di riversamento del credito stabilito dall’art. 5 comma 9 del DL 146/2021.

Vengono individuati anche nuovi termini per il riversamento delle somme. È, infatti, previsto che il versamento in unica soluzione o, in caso di versamento rateale la prima rata annuale delle somme dovute, debba avvenire entro il 16 dicembre 2023, mentre avrà scadenza il 16 dicembre 2024 la seconda rata e il versamento della terza rata annuale dovrà avvenire entro il 16 dicembre 2025. In caso di versamento rateale delle somme, gli interessi matureranno a decorrere dal 17 dicembre 2023. Considerato che il nuovo termine, per effetto dell’approvazione in sede di conversione del DL 144/2022, sarà efficace in data successiva rispetto al termine del 31 ottobre 2022, attualmente applicabile per la presentazione della domanda di riversamento, l’emendamento prevede che restino validi i riversamenti già effettuati dai contribuenti che hanno presentato la domanda di riversamento ed effettuato i riversamenti prima dell’approvazione della modifica. Il rinvio del termine al 31 ottobre 2023 dovrebbe permettere di superare i molteplici profili di criticità emersi in merito al funzionamento della procedura di riversamento in esame. Se la modifica introdotta con l’emendamento in esame sarà confermata nella conversione in legge del decreto, i contribuenti interessati ad avvalersi della procedura di riversamento del credito d’imposta avranno un altro anno per poter presentare la domanda utilizzando l’apposito modello denominato “Richiesta di accesso alla procedura di riversamento del credito di imposta per investimenti in attività di ricerca e sviluppo”.

Si auspica che, considerato il rinvio del termine, l’Agenzia delle Entrate chiarisca con una circolare i vari aspetti incerti emersi in relazione alla procedura di riversamento, permettendo in tal modo ai contribuenti interessati di valutare con maggiore consapevolezza se aderire alla procedura. Oggi, infatti, a limitare le adesioni hanno contribuito sia l’esistenza di dubbi sul funzionamento della procedura di riversamento, sia la circostanza che, attualmente, sembra prevalere in sede contenziosa un orientamento favorevole al contribuente in grado di provare la certezza delle spese sostenute e in possesso di idonea documentazione per dimostrare la novità delle attività di ricerca e sviluppo.

Rif.

Paolo Marraghini – Tel. 0575399428 – e-mail: p.marraghini.consulente@confindustriatoscanasud.it