RAPPORTO BIENNALE 2020/2021 SULLA SITUAZIONE DEL PERSONALE MASCHILE E FEMMINILE ENTRO IL 30 SETTEMBRE 2022

( Lavoro e Previdenza )

RAPPORTO BIENNALE 2020/2021 SULLA SITUAZIONE DEL PERSONALE MASCHILE E FEMMINILE ENTRO IL 30 SETTEMBRE 2022

L’obbligo di redazione esteso alle aziende con più di 50 dipendenti

 

 

La Legge n° 162 del 5 novembre 2021 apportando modifiche al Codice delle pari opportunità estende l’obbligo di redazione del rapporto periodico sulla situazione del personale maschile e femminile, sino ad ora previsto per le aziende con oltre 100 dipendenti, alle aziende con oltre 50 dipendenti.

Le aziende dovranno redigere l’apposito modello, definito con Decreto Interministeriale del 29 marzo 2022  esclusivamente in modalità telematica  utilizzando il portale Servizi Lavoro accessibile tramite Spid o Carta di identità Elettronica del legale rappresentante o altro soggetto abilitato. Il Ministero ha predisposto un’apposita guida per la compilazione del rapporto ed ha recentemente fornito dei chiarimenti pubblicando alcune Faq relativamente alla trasmissione dello stesso nonché agli obblighi in capo al datore di lavoro che intenda partecipare ai bandi finanziati in tutto o in parte con le risorse del PNRR o del PNC.

In fase di prima applicazione delle nuove modalità di compilazione il termine di trasmissione del rapporto 2020/2021 è fissato al 30 settembre 2022. Per i bienni successivi il termine di trasmissione è confermato al 30 aprile dell’anno successivo alla scadenza di ciascun biennio.

Il rapporto riguarda per ciascuna delle qualifiche di dirigenti, quadri, impiegati ed operai lo stato delle assunzioni, della formazione, della promozione professionale, dei livelli, dei pas­saggi di categoria o di qualifica, nonché di fenomeni di mobilità, della Cassa Integrazione Guadagni, dei licenziamenti, dei prepensionamenti e pensionamenti, della retribuzione ef­fettivamente corrisposta.

Sono inoltre richieste informazioni e dati relativamente a: processi di reclutamento e selezione in fase di assunzione; procedure utilizzate per l’accesso alla qualificazione professionale e alla formazio­ne manageriale; strumenti e misure resi disponibili per promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro; presenza di politiche aziendali a garanzia di un ambiente di lavoro inclusivo e ri­spettoso e criteri adottati per le progressioni di carriera.

Le informazioni ed i dati richiesti sono piuttosto numerosi pertanto si consiglia di provvedere a reperirli per tempo.

Il requisito occupazionale (più di 50 dipendenti) va determinato tenendo conto del numero di dipendenti occupati nell’intero complesso aziendale sia esso articolato in una o più unità produttive, in una o più sedi territoriali. Come occupati vanno considerati tutti i lavoratori con un contratto di lavoro subordinato inclusi i cassintegrati, i dipendenti in aspettativa, le lavoratrici ed i lavoratori in congedo di maternità, paternità o parentale.

il computo dei lavoratori, ai fini della determinazione dell’obbligo di trasmissione del Rapporto biennale, deve riferirsi alla data del 31 dicembre del secondo anno del biennio considerato ovvero, per il biennio 2020/2021, il 31 dicembre 2021. Il Ministero del Lavoro ha chiarito che se alla data del 31 dicembre 2021 l’azienda impiegava oltre 50 dipendenti è tenuta all’adempimento, indipendentemente dalla circostanza che prima o subito dopo quella data il personale impiegato risultasse inferiore alla soglia dei 50 dipendenti.

Al termine della procedura informatica, qualora non vengano rilevati errori o incongruenze, l’applicativo rilascia una ricevuta attestante la corretta redazione del rapporto. La redazione del rapporto e il salvataggio a sistema dello stesso equivalgono alla trasmissione del rapporto alla Consigliera regionale di parità.

Una copia del rapporto, unitamente alla ricevuta, deve essere trasmessa dal datore di lavoro, con modalità telematica (tramite PEC), anche alle rappresentanze sindacali aziendali entro il termine previsto per la compilazione ovvero il 30 settembre 2022.

In mancanza delle RSA o della RSU, il rapporto deve essere trasmesso alle sedi territoriali delle organizzazioni sindacali di categoria maggiormente rappresentative sul piano nazionale.

Qualora, nei termini prescritti, le aziende soggette all’obbligo di redazione non trasmettano il rapporto, l’Ispettorato del Lavoro competente per territorio invita le aziende stesse a provvedere entro 60 giorni. In caso di inottemperanza si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da Euro 516,46 a Euro 2.582,28.

Qualora l’inottemperanza si protragga per oltre 12 mesi, è disposta la sospensione per un anno dei benefici contributivi eventualmente goduti dall’azienda.

L’Ispettorato Nazionale del lavoro, nell’ambito delle sue attività, verifica la veridicità dei rapporti biennali sulla situazione del personale maschile e femminile. Nel caso di rapporto mendace o incompleto si applica una sanzione amministrativa pecuniaria da Euro 1.000 a Euro 5.000.

 

Rif.

Alessandro Tarquini – Tel. 0575399431 – e-mail: a.tarquini@confindustriatoscanasud.it

Luca Migliorini – Tel. 0575399448 – e-mail: l.migliorini@confindustriatoscanasud.it

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