L’URGENZA PER IL REPERIMENTO DELLE MATERIE PRIME: IL WEBINAR

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L’URGENZA PER IL REPERIMENTO DELLE MATERIE PRIME: IL WEBINAR

Si terrà domani – martedì 27 aprile – a partire dalle 15 il webinar organizzato dalla Sezione Meccanica di Confindustria Toscana Sud, incentrato su una delle più cogenti urgenze del momento per il mondo produttivo: la mancanza delle materie prime.

Il webinar intitolato “Materie prime – L’impennata delle quotazioni, impatti e prospettive” sarà tenuto da Elena Falcone e da Maurizio Pascucci del Centro Studi Economia di Federmeccanica per una panoramica sulle attuali condizioni di mercato che hanno visto crescere gradualmente le quotazioni delle materie prime. È previsto inoltre l’intervento di Gianclaudio Torlizzi, fondatore di T-Commodity, la prima società italiana specializzata nella consulenza indipendente sulle materie prime per utilizzo industriale, riconosciuto a livello internazionale come tra i migliori esperti italiani sulle commodities, che analizzerà le ragioni del rally delle materie prime facendo luce sulle prospettive future di breve medio e lungo termine.

Carlo Locatelli, presidente della sezione Meccanica di Confindustria Toscana Sud, così commenta la situazione: «Numerose aziende operanti in settori diversi ci hanno segnalato la problematica, è chiaro che è una esigenza comune al mondo produttivo. Vogliamo capire quindi le ragioni, trovare soluzioni, valutare se le cause siano interne o sovranazionali. Il problema è legato non solo all’aumento delle materie prime, ma anche all’aumento dei costi dei trasporti, cresciuti in modo esorbitante negli ultimi mesi. Capire la situazione ci può permettere di chiedere al governo centrale delle soluzioni che siano di sostegno per il mondo della meccanica. Siamo consapevoli che il nostro Paese abbia un deficit di materie prime da sempre, è anche vero che la politica nazionale ha aggravato la situazione interna, basti pensare alla vicenda di Taranto. La questione dell’approvvigionamento delle materie prime e dei loro costi si fa per il Paese ancora più impellente non solo per il mondo della meccanica ma per la tenuta generale dell’economia nazionale. La manifattura sta rappresentando, infatti, l’unico motore attuale in marcia per la ripresa economica durante la pandemia; gli industriali italiani sono riusciti a recuperare i livelli pre pandemia, non hanno mai smesso di investire, anche grazie al piano di sostegno industria 4.0, sono riusciti a tenere saldi i fatturati sui mercati internazionali, confermando l’Italia seconda potenza industriale in Europa. Questi dati non vanno ritenuti granitici e quindi scontati come ricordato nei lavori del B20 curati da Confindustria. Cruciale quindi per non fermare questo vitale trend per le aziende e per la tenuta economica dell’Italia è porre soluzioni immediate ed efficaci sul reperimento a costi fattibili delle materie prime, nessuna esclusa».

«L’aumento dei prezzi internazionali delle commodity, accentuatosi a inizio 2021, complica lo scenario per l’economia italiana – osserva Daniele Gualdani, vicepresidente della Sezione Meccanica di Confindustria Toscana Sud –. Tali rincari, come certificano le analisi del Centro Studi Confindustria, in diversi casi sono a doppia cifra (il prezzo del rame ad es. è salito del 26% a febbraio 2021 da ottobre 2020) e sono anche molto diffusi: riguardano infatti i metalli, gli alimentari, le materie plastiche e il legno, oltre al petrolio. Diverse le cause che stanno dietro a questa impennata dei prezzi, dalla difficoltà dei trasporti dovuta alla pandemia, alla stretta correlazione col prezzo del petrolio, alla scarsità di produzione nei vari mercati fisici mondiali a seguito del lockdown. La questione dell’approvvigionamento delle materie prime e dei loro costi, è impellente per la tenuta generale dell’economia nazionale, la manifattura sta rappresentando, infatti, l’unico motore attuale in marcia per la ripresa sarà quindi cruciale trovare soluzioni immediate ed efficaci sul reperimento a costi fattibili delle materie prime nessuna esclusa».

«Quello dell’approvvigionamento delle materie prime – dice Andrea Fratoni, vicepresidente della sezione Meccanica di Confindustria Toscana Sud – è un problema generale, vissuto dalle aziende di tutti i settori. Sicuramente si sta registrando un aggravamento del problema, a causa della pandemia a livello mondiale, che poi si ripercuote in tutti i settori. In queste condizioni è difficile anche pianificare le commesse e mantenere i prezzi al cliente. È evidente che il settore richiede la collaborazione delle istituzioni a qualsiasi livello e degli organi di controllo. Le aziende non possono essere abbandonate a loro stesse».