BREXIT, TEMPI E MODALITA’ DI USCITA PIU’ INCERTI. QUALI CONSEGUENZE PER LE IMPRESE ITALIANE ED EUROPEE?

( Studi e Ricerche )

BREXIT, TEMPI E MODALITA’ DI USCITA PIU’ INCERTI. QUALI CONSEGUENZE PER LE IMPRESE ITALIANE ED EUROPEE?

Nota del Centro Studi Confindustria

La bocciatura dell’accordo sull’uscita dalla Ue aumenta l’incertezza su quando e secondo quali modalità avverrà la Brexit. Ciò ha un impatto immediato su sterlina e fiducia dei consumatori, che restano vicine ai minimi rispetto al periodo pre-Brexit; l’incertezza tiene giù anche gli investimenti, rischiando di compromettere le prospettive di crescita dell’economia UK nel medio e lungo periodo.

Ne risentiranno le imprese esportatrici italiane  che rischiano di vedere ridotti i volumi di beni rivolti al mercato britannico;  in ballo ci sono circa 23 miliardi di euro. Più difficili sono anche le scelte strategiche delle imprese multinazionali che hanno scelto il Regno Unito come base logistica e sono parte di catene del valore distribuite tra UK ed UE: l’approvazione dell’accordo avrebbe quantomeno incanalato la Brexit su binari certi e traiettorie più delineate. La prolungata incertezza potrebbe far allontanare alcune multinazionali dal territorio britannico, costituendo un’opportunità per altri paesi europei di attrarle nelle loro economie: il Centro Studi Confindustria stima che per l’Italia gli investimenti diretti esteri potenziali extra potrebbero generare un aumento del PIL di 5,9 miliardi di euro annui, ovvero lo 0,4%; ciò non è comunque da considerarsi compensativo dei rischi e degli effetti negativi legati alla Brexit.

In allegato la nota completa del Centro Studi Confindustria del 16 gennaio 2019.


Allegato

Rif.

Luisa Angioloni – Tel. 0575399442 – e-mail: l.angioloni@confindustriatoscanasud.it