CONGIUNTURA FLASH OTTOBRE 2017

( Studi e Ricerche )

CONGIUNTURA FLASH OTTOBRE 2017

Analisi mensile del Centro Studi Confindustria

Il consolidamento e la diffusione della ripresa mondiale proseguono oltre l’estate.

I dati qualitativi di fiducia e ordini anticipano un autunno molto favorevole all’incremento della domanda e dell’attività produttiva.

Gli impulsi espansivi vengono trasmessi da un paese all’altro attraverso il commercio internazionale di sistemi economici altamente integrati.

L’ampliamento del numero di economie che si uniscono al coro delle dinamiche positive comporta, quindi, un rafforzamento dell’intensità della crescita. Tra i mercati avanzati, continua l’espansione USA a ritmi moderati (con ormai 100 mesi consecutivi è tra le più lunghe del dopoguerra), accelera ancora l’Area euro e il Giappone procede a un passo superiore alla media pre-crisi. Nei mercati emergenti i dati puntano tutti verso l’alto, a partire dai BRIC.

In questo contesto molto positivo, il segnale di allerta viene dagli anomali bassi tassi di interesse che BCE e FED stanno con cautela puntando a normalizzare. E dagli alti debiti, pubblici e privati. Il quadro delineato dal CSC a settembre viene, comunque, confermato.

Per l’Italia i rischi restano sbilanciati verso una revisione all’insù delle stime di aumento del PIL. La produzione industriale sale più dell’atteso e la forbice tra i dati qualitativi e quelli quantitativi si chiude verso l’alto. Anche l’occupazione aumenta più del previsto e, diffondendo ottimismo e potere di acquisto, sostiene i consumi. Le condizioni per investire e le commesse di beni strumentali migliorano. Il credito bancario alle imprese ha smesso di cadere, ma non sostiene il rilancio del Paese; la stretta regolatoria, di recente accentuata sulle sofferenze, fa danni.

La Legge di bilancio, nella composizione e nella dimensione, agisce, invece, da supporto, mentre avrebbe potuto (ed era attesa) essere restrittiva. Gli esiti elettorali in Germania, Austria e Repubblica Ceca ricordano che è concreto il pericolo di politiche nazionalistiche in risposta al profondo disagio sociale e alle paure in vasti strati di popolazione; in Europa ci sono evidenze aneddotiche di strisciante erosione del mercato unico. Il voto politico italiano nel 2018 sarà un banco di prova decisivo.

In allegato l’analisi completa del Centro Studi Confindustria.

31.10.2017

Rif.
L. Angioloni – Tel. 0575 399442 – e-mail: l.angioloni@confindustriatoscanasud.it