PUBBLICATA “STARTUP SURVEY” LA PRIMA INDAGINE SULLE NEO IMPRESE INNOVATIVE IN ITALIA

( Studi e Ricerche )

PUBBLICATA “STARTUP SURVEY” LA PRIMA INDAGINE SULLE NEO IMPRESE INNOVATIVE IN ITALIA

L’indagine, curata da Ministero dello Sviluppo Economico e Istat, ha l’obiettivo di indagare gli aspetti di natura socioeconomica tipici della nuova imprenditoria innovativa e misurare il livello di conoscenza e di soddisfazione rispetto alle agevolazioni previste

E’ stata pubblicata “Startup Survey – La prima indagine sulle neo imprese innovative in Italia”, curata dal Ministero dello Sviluppo Economico e Istat.

L’indagine ha l’obiettivo di indagare gli aspetti di natura socioeconomica tipici del fenomeno della nuova imprenditoria innovativa e misurare il livello di conoscenza e di soddisfazione rispetto alle agevolazioni previste per le startup.

La survey è stata somministrata all’intera popolazione delle startup innovative beneficiarie della normativa nazionale dedicata e ha visto la partecipazione di 2.250 imprese, il 44% delle 5.150 startup innovative iscritte alla sezione speciale del registro delle imprese alla data di riferimento per la rilevazione (31 dicembre 2015).

L’indagine si articola in quattro sezioni tematiche:

– La prima sezione dedicata al capitale umano delle startup innovative, alle caratteristiche dei soci e dei dipendenti che ne compongono la forza lavoro. L’indagine evidenzia come l’87,1% dei soci abbia già avuto esperienze professionali prima di fondare una startup.

– La seconda sezione riguarda il tema dell’accesso alla finanza. Da notare come, a fronte di un interesse generale dichiarato verso il finanziamento in equity, la maggior parte delle startup (68,4 %), dopo la fondazione, non abbia cercato nuovi finanziamenti da fondi di venture capital, business angel o tramite campagne di equity crowdfunding.

– La terza sezione approfondisce le strategie di innovazione e il processo seguito dai fondatori delle startup per acquisire, tutelare e portare sul mercato la propria innovazione.  Dall’indagine risulta che gran parte delle startup (79%) sostenga costi in R&S. A tale tipologia di spese viene dedicata una parte significativa del budget aziendale: in media il 47% dei costi totali annui, percentuale di molto superiore alla soglia minima del 15% che rappresenta uno degli indicatori richiesti dalla definizione normativa di startup innovativa.  Per quanto riguarda le strategie di protezione dell’innovazione, il 17,8% delle startup risulta titolare di una privativa industriale, il 12,8% depositario e il 9,2% licenziatario. Per contro, dalla survey emerge anche come più della metà delle imprese (58%) non adotti alcun meccanismo formale di tutela della proprietà intellettuale e come circa un quarto non persegua nemmeno strategie informali di protezione.

– La quarta sezione rileva il livello di conoscenza e di soddisfazione rispetto alle misure previste per le startup, nonché le proposte degli startupper su come migliorare il quadro normativo. Dalle risposte emerge come le misure più conosciute siano la riduzione dei costi per l’avvio d’impresa, l’accesso semplificato e gratuito al Fondo di Garanzia per le PMI (noto a quasi 9 start up su 10 – anche se quasi 1 su 5 dichiara di non conoscere le modalità per accedervi), il credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo, gli incentivi fiscali per gli investimenti in capitale di rischio e la maggiore flessibilità prevista per le assunzioni a tempo determinato.

In allegato il testo del rapporto e la sintesi.


Allegato


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Rif.

Luisa Angioloni – Tel. 0575399442 – e-mail: l.angioloni@confindustriatoscanasud.it