REDDITO DI CITTADINANZA E QUOTA 100: DAI RISPARMI MENO SPINTA SU CONSUMI E PIL
Infografica del Centro Studi Confindustria
All’avvio del Reddito di Cittadinanza e di Quota 100, il Centro Studi Confindustria stimava un impatto sui consumi privati crescente nel tempo e pari rispettivamente a +0,8 e +0,6 per cento al 3° anno, assumendo che i fondi stanziati per le misure venissero tutti impegnati. Ipotesi che va rivista alla luce delle domande pervenute, ben inferiori alle attese:
- A inizio ottobre 2019 i nuclei beneficiari di Rdc erano 943mila. A fine anno potrebbero di poco superare il milione, contro i quasi 1,3 milioni, già da aprile, stimati nella relazione tecnica al provvedimento.
- A fine settembre l’INPS aveva ricevuto 185.000 domande per Quota 100, di cui il 51% solo il primo mese, quando sono arrivate le richieste di coloro che già possedevano i requisiti a fine 2018. Si stima che a fine 2019 i beneficiari della misura non supereranno i 200.000, circa il 35% in meno rispetto a quanto previsto.
Se da un lato un utilizzo inferiore alle attese genera risparmi per lo Stato, dall’altro lato smorza l’impatto atteso su consumi e PIL, soprattutto, ma non solo, nel 2019. In allegato l’infografica completa del Centro Studi Confindustria.
Rif.
Luisa Angioloni – Tel. 0575399442 – e-mail: l.angioloni@confindustriatoscanasud.it