CORONAVIRUS – TRASPORTI INTERNAZIONALI

( Trasporti e circolazione )

CORONAVIRUS – TRASPORTI INTERNAZIONALI

Situazione aggiornata a giovedì 19 marzo 2020 ore 21:00

Trasmettiamo di seguito la situazione aggiornata nei vari Paesi di maggiore interesse per l’autotrasporto nazionale, secondo le notizie rese note dal  Ministero affari esteri. Le altre fonti sono espressamente citate.

Italia

18.03.20

Al fine di contrastare COVID-19, con Decreto n. 120 del 17.03.2020, i Ministri dei trasporti e salute hanno disposto che tutte le persone fisiche in entrata in Italia – con qualsiasi modalità di trasporto – anche se asintomatiche sono obbligate a comunicare immediatamente il proprio ingresso in Italia al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria locale per l’avviamento della sorveglianza sanitaria e all’isolamento fiduciario per un periodo di 14 gg. In caso di insorgenza di sintomi COVID-19 sono obbligate a segnalare tale situazione all’Autorità Sanitaria  con tempestività, tramite i numeri telefonici dedicati.

In deroga a quanto previsto sopra, esclusivamente per comprovate esigenze lavorative e per  un tempo di 72 ore – che possono essere prorogate per un massimo di ulteriori 48 ore – le persone fisiche in entrata in Italia tramite trasporto aereo, ferroviario, marittimo e stradale sono tenute a presentare una dichiarazione – resa ai sensi degli artt. 46 e 47 del DPR 445/2000 – nella quale attestano di entrare esclusivamente per la predetta esigenza lavorativa. Con la medesima dichiarazione è assunto l’obbligo in caso di insorgenza di sintomi COVID-19, di segnalare tale situazione con tempestività al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per il tramite di numeri telefonici dedicati, e di sottoporsi nelle more delle conseguenti determinazioni della predetta autorità sanitaria, ad isolamento.

Tali disposizioni, in vigore sino al 25 marzo 2020, non si applicano al personale viaggiante appartenente ad imprese con sede legale in Italia.

Croazia

19.03.20

L’Ambasciata a Zagabria riferisce che le direttive generali su quarantena e isolamento prevedono delle eccezioni per i trasportatori di merce e per i tir. Gli occupanti tali veicoli infatti non sono sottoposti a misure di quarantena o isolamento ma, una volta verificata l’assenza di sintomi influenzali, saranno ammessi nel Paese a condizione che ne escano in giornata e che non lascino la cabina del veicolo. Cioè vale dunque sia per consegne merci in Croazia che per transiti verso altri Paesi, purché i Paesi di destinazione autorizzino l’ingresso di tali autoveicoli: al momento accade per la Serbia e per l’Ungheria, mentre per la Bosnia le problematiche sono in fase di risoluzione.

Lussemburgo 

19.03.20

Al fine di contenere la diffusione del COVID-19, le Autorità lussemburghesi informano che, in presenza di sintomi da COVID-19 (febbre, tosse, difficoltà respiratorie), è necessario contattare immediatamente il numero verde 8002 8080 (senza, quindi, recarsi spontaneamente in ospedale) per essere orientati verso la struttura medica più appropriata, indicando all’operatore eventuali soggiorni o transiti nelle zone a rischio o contatti con persone provenienti dalle aree già interessate dal contagio. Il Ministero della Salute lussemburghese aggiorna in tempo reale la lista delle zone di esposizione al rischio, consultabile dal seguente link: http://sante.public.lu/fr/prevention/coronavirus-00/index.html. Non risultano più operativi voli diretti tra il Lussemburgo e l’Italia. Sono tuttora operativi voli con scali intermedi dal Lussemburgo verso l’Italia. Dopo la chiusura dell’Aeroporto di Lussemburgo-Findel al traffico passeggeri lunedì 23 marzo, sarà possibile raggiungere via aerea l’Italia solo con voli diretti o con scali intermedi dalle città più vicine, quali Francoforte, Düsseldorf, Bruxelles, Amsterdam, Parigi o Londra.

Romania

19.03.20

In risposta all’emergenza sanitaria causata dalla diffusione del COVID-19, le autorità locali hanno decretato lo stato di emergenza. A partire dal 9 marzo 2020, alle ore 12:00, inoltre, sono in vigore le decisioni del Comitato Nazionale per le Situazioni Speciali di Emergenza relative all’imposizione di restrizioni al traffico da e verso gli Stati colpiti dall’infezione con il nuovo coronavirus. Pertanto, i voli da e per l’Italia, così come quelli da/per la Spagna, sono sospesi. Inoltre, gli operatori aerei hanno l’obbligo di comunicare ai cittadini romeni che si imbarcheranno dall’Italia, dalla Cina, dall’Iran e dalla Corea del Sud verso la Romania, con scalo, il fatto che verranno posti in quarantena o autoisolamento sul territorio della Romania. Gli operatori aerei hanno altresì l’obbligo di non consentire l’imbarco a persone con cittadinanza diversa da quella romena che arrivino in Romania, con scalo, dall’Italia, dalla Cina, dall’Iran e dalla Corea del Sud. I cittadini romeni che arrivano nel Paese attraverso i punti di frontiera terrestri, provenienti o che abbiano viaggiato in Italia, Cina, Iran e Corea del Sud vengono posti in quarantena istituzionalizzata sul territorio del distretto di confine o in autoisolamento domiciliare, a seconda della zona di provenienza. Il trasporto di merce superiore a 3,5 tonnellate è esente dalle restrizioni al traffico. Le suddette restrizioni si applicano anche al trasporto marittimo e fluviale. Le decisioni sopra elencate sono valide fino al 31 marzo, con possibilità di proroga. A partire alle ore 21.00 del 15 marzo le Autorità rumene hanno disposto le seguenti ulteriori misure restrittive: isolamento domiciliare di 14 giorni, anche in assenza di sintomi, per tutti i viaggiatori provenienti da paesi in cui sono stati registrati più di 500 casi di contagio da COVID-19; quarantena obbligatoria per coloro che provengono dai Paesi (tra cui l’Italia) indicati al seguente link https://www.cnscbt.ro/index.php/1513-lista-zone-afectate-15-03-2020/file. Inoltre tutte le persone in isolamento domiciliare che sviluppano sintomi da contagio devono contattare il numero unico di emergenza 112. Il personale medico farà una valutazione clinica e raccoglierà prove biologiche per l’effettuazione del test

 Bielorussia

19.03.2020

La Bielorussia ha imposto restrizioni – dalla mezzanotte del 19 marzo – per i veicoli  stranieri che viaggiano attraverso la Bielorussia i quali  potranno fermarsi a riposare e fare rifornimento solo nei luoghi designati dal Ministero dei Trasporti bielorusso a partire dalla mezzanotte del 19 marzo.

Il Ministero della Salute bielorusso ha reso noto che chiudere i confini del paese non garantisce protezione contro il coronavirus e pertanto non ha ancora introdotto la quarantena.

Mentre i paesi vicini stanno chiudendo le frontiere, la Bielorussia si è limitata a prendere solo alcune misure per controllare il traffico di transito nel trasporto stradale.

Il dipartimento dei trasporti ha istituito punti speciali – stazioni di rifornimento – in cui i conducenti possono fermarsi, riposare, fare una pausa obbligatoria, fare rifornimento e fare acquisti. Allo stesso tempo, gli stranieri non saranno in grado di lasciare la stazione su alcun percorso diverso da quello designato. Saranno introdotti controlli sanitari ed epidemiologici nelle stazioni di rifornimento (TRANS-INFO).

Francia

19.03.20

Le autorità francesi hanno adottato una serie di misure restrittive sul territorio. In particolare, dalle ore 12.00 del 17 marzo e per un periodo di almeno 15 giorni, vige il divieto di uscire di casa ad eccezione di esigenze di cura, fare la spesa, andare al lavoro e svolgere un’attività fisica di base. Sono vietati gli assembramenti ma anche gli incontri di natura amicale o familiare nei parchi o in strada. Le infrazioni saranno sanzionate. Sono inoltre chiuse le frontiere esterne all’area Schengen, tranne che per coloro che rientrano in patria. Le frontiere interne (quindi anche quella con l’Italia) rimangono aperte. Taxi e hotel potrebbero inoltre essere messi a disposizione del personale sanitario. Per il momento, i viaggiatori in arrivo in Francia dall’Italia non sono oggetto di nessun provvedimento particolare. In caso di febbre, tosse o difficoltà respiratorie, si raccomanda di contattare il centro SAMU (Tel. 15 numero gratuito) e di non recarsi direttamente dal medico o al pronto soccorso. I conviventi delle persone risultate positive al COVID-19 dovranno osservare una quarantena domiciliare di 14 giorni. Risultano operativi alcuni collegamenti aerei operati da Alitalia (2 da Parigi, 1 da Marsiglia e 1 da Nizza), un solo TGV diretto su Milano (si tratta del TGV9249 delle 14:38 Parigi-Lione Aeroporto-Torino-Milano). Queste indicazioni potrebbero variare con scarso o nessun preavviso, si raccomanda pertanto di contattare direttamente le compagnie aeree o le società di trasporti ferroviari per informazioni aggiornate sulle possibilità di raggiungere l’Italia e di monitorare la pagina di informazione ufficiale del Governo francese https://www.gouvernement.fr/info-coronavirus e il sito web dell’Ambasciata d’Italia a Parigi, da cui è possibile scaricare anche il modulo necessario ad autocertificare la situazione eccezionale che giustifica l’uscita dalla propria abitazione www.ambparigi.esteri.it. Sono possibili cancellazioni di voli da/per l’Italia. Si raccomanda di verificare con la compagnia aerea lo stato del proprio volo.

Austria

19.03.20

Il Governo austriaco ha varato ulteriori misure restrittive dal 19 marzo prevedendo un periodo di quarantena domiciliare per tutte le persone che rientrano in Austria da Paesi europei classificati a rischio Coronavirus quali Italia, Svizzera, Spagna, Francia, Gran Bretagna, Olanda, San Marino, Russia, Ucraina e Vaticano. Le persone provenienti dall’Italia che hanno la residenza principale o secondaria o la dimora abituale in Austria, vengono equiparati ai cittadini austriaci e quindi possono liberamente rientrare in Austria dall’Italia a condizione che accettino di sottoporsi ad una quarantena di 14 giorni. I viaggiatori che intendono solo attraversare l’Austria (ad esempio chi intende raggiungere Monaco di Baviera dall’Alto Adige) potranno farlo anche in assenza del suddetto certificato medico, a condizione che il transito attraverso il territorio austriaco avvenga senza soste. I controlli presso le frontiere del Paese rimangono in atto fino al prossimo 3 aprile I frontalieri e il personale diplomatico sono esenti dalle suddette restrizioni. E’ stata decretata la sospensione completa del traffico di frontiera presso 47 valichi confinari “minori” su un totale di 56 di frontiera con l’Italia. Per indicazioni sui valichi chiusi, consultare la sezione Mobilità di questa Scheda. Le persone provenienti dall’Italia via terra possono entrare nel Paese a condizione che siano in possesso di un certificato medico (che non sia stato emesso oltre i quattro giorni precedenti) che attesti la negatività al test del Coronavirus. Esente da restrizioni è anche il traffico delle merci su rotaia e su strada. I relativi conducenti potranno essere sottoposti a controlli sanitari (in particolare, controllo della temperatura corporea). Il traffico aereo con l’Italia è sospeso mentre ai treni passeggeri è consentito solo il transito attraverso l’Austria senza effettuare fermate.

Slovenia

19.03.20

Il Ministero della Salute della Repubblica di Slovenia ha emanato un Decreto, entrato in vigore alle 24 del 18 marzo 2020, che modifica le condizioni di ingresso nella Repubblica di Slovenia dalla Repubblica Italiana per le persone. Sono stati istituiti quattro punti di controllo nell’area di confine dei collegamenti stradali con la Repubblica Italiana, presso i seguenti valichi di frontiera: Sant’Andrea / Vrtojba, Fernetti / Fernetiči, Pese / Krvavi potok (aperto solo dalle 0500 alle 2300, unico valico attraversabile anche a piedi), Rabuiese / Škofije. Tutti gli altri collegamenti stradali tra la Repubblica di Slovenia e la Repubblica Italiana sono stati chiusi. Il trasporto ferroviario di persone tra la Repubblica di Slovenia e la Repubblica Italiana è stato soppresso. L’ingresso nella Repubblica di Slovenia di persone che non siano cittadini sloveni o non abbiano residenza anagrafica stabile o temporanea nella Repubblica di Slovenia è permesso a coloro che presentino un certificato medico, non più vecchio di tre giorni, che dichiari esito negativo al test SARS-CoV-2 (COVID-19). Se il viaggiatore non fornisce la prova di cui sopra, gli sarà permesso di entrare nella Repubblica di Slovenia nel caso in cui la temperatura corporea sia inferiore a 37,5 gradi Celsius e non mostri chiari segni di infezione del tratto respiratorio superiore (tosse, rinorrea, respiro corto). Inoltre, con decreto del 15 marzo, il trasporto pubblico, ivi inclusi treni, autobus di linea, trasporto occasionale (p. es. autobus turistici) è stato soppresso fino alla fine dell’emergenza, e dal 17 marzo è chiuso l’aeroporto internazionale di Lubiana.

Ungheria

19.03.20

L’ambasciata d’Ungheria di Roma ha informato sulle regole in applicazione  dalla mezzanotte del 16 marzo 2020 con riferimento al transito dei veicoli per il trasporto di merci in Ungheria.

L’entrata nel paese dei veicoli che transitano è permessa solo dopo che il conducente sia stato sottoposto a controllo e valutazione medica e che la polizia abbia affisso sul veicolo uno speciale marchio. I camion che arrivano in Ungheria per solo scopo di transito e provenienti dall’Italia potranno continuare il loro viaggio attraverso il paese seguendo le rotte umanitarie designate in gruppi di 15 con partenza ogni 10 minuti. I veicoli dovranno seguire le rotte designate e potranno fermarsi soltanto alle previste soste di servizio mentre si trovano sul territorio ungherese. Soltanto il conducente può essere presente nell’abitacolo poiché il trasporto di persone non è concesso. I veicoli in transito devono lasciare il territorio ungherese il più presto possibile rispettando ovviamente le regole del traffico. La polizia seguirà una procedura veloce mentre si lascia il territorio. Le stesse regole si applicano per i veicoli che transitano dall’Ucraina e dalla Romania verso l’Italia.

I veicoli che arrivano in Ungheria come destinazione finale potranno entrare nel paese dopo che il conducente sarà stato sottoposto a valutazione medica. I veicoli in arrivo dall’Italia, indipendentemente dalla nazionalità del conducente non saranno esclusi dai controlli sanitari. Il veicolo dovrà essere equipaggiato di attrezzatura protettiva (maschere e guanti) e disinfettante prima della partenza. Il carico e lo scarico del veicolo è permesso ma in ogni caso il contatto con l’autista munito di attrezzature protettiva, deve essere ridotto al minimo necessario.

L’autista non dovrà partecipare allo scarico o al carico e dovrà rimanere nell’abitacolo. Si dovranno utilizzare guanti mono-uso ogni volta. Il contatto personale tra conducente e amministratore durante lo scambio dei documenti di trasporto dovrà essere evitato. Il guidatore dovrà sempre avere con sé il disinfettante nell’abitacolo e usarlo regolarmente su tutte le superfici operative e i congegni che dovesse toccare.

Sul sito della Polizia ungherese è pubblicata una mappa con i “corridoi umanitari” e le stazioni di frontiera aperte.  http://www.police.hu/hu/hirek-es-informaciok/hatarinfo?field_hat_rszakasz_value=horv%C3%A1t+hat%C3%A1rszakasz.

 Serbia

 19.03.20

Il 16 marzo in Serbia è stato introdotto lo stato d’emergenza. Dal 17 marzo sono in vigore delle misure restrittive relative alla libertà di circolazione. In particolare, è vietato circolare dalle 20.00 alle 05.00 (coprifuoco). Le misure sono in vigore per tutti (con eccezioni limitate, ad esempio per chi svolge lavori notturni). Gli anziani (considerati sopra i 65 anni, 70 nelle zone rurali) devono stare a casa anche per tutto il giorno. Le scuole e le università sono chiuse e i servizi pubblici sono ridotti all’essenziale. Il 19 marzo è stato sospeso il traffico aereo internazionale per passeggeri da e per l’Aeroporto “Nikola Tesla” di Belgrado. Non è pertanto disponibile alcun collegamento aereo tra Italia e Serbia neanche con scalo. Dal 20 marzo alle 8:00 sono chiuse tutte le frontiere in entrata. A partire dal 16 marzo l’ingresso ai cittadini serbi e cittadini stranieri residenti permanentemente in Serbia è stato consentito a condizione di sottoporsi a 28 giorni di autoisolamento (con responsabilità penale in caso di violazione). Quanto al trasporto merci, i camion (e gli autisti) provenienti dall’Italia possono entrare in territorio serbo e permanervi per un periodo massimo di 12 ore.

 Bulgaria

18.03.20

Da mercoledì 18 marzo 2020 e fino a data da definire è in vigore il DIVIETO DI INGRESSO nel Paese per i viaggiatori provenienti da ITALIA, Cina, Bangladesh, India, Maldive, Nepal, Sri Lanka, Spagna, Repubblica di Corea, Gran Bretagna, Francia, Germania, Paesi Bassi e Svizzera. Fanno eccezione i cittadini bulgari e gli stranieri con permesso di soggiorno bulgaro permanente o di lungo termine e i loro famigliari. Al fine di prevenire la diffusione del COVID-19, le autorità locali hanno rafforzato i controlli sanitari all’Aeroporto di Sofia (Terminal 1 e 2) nonché ai principali aeroporti di transito (Varna, Burgas e Plovdiv) e a tutti gli accessi nel Paese (comprese frontiere via terra e porti) nei confronti di tutti i passeggeri in arrivo. A tutti i passeggeri che abbiano soggiornato in Italia nei 14 giorni precedenti all’arrivo nel Paese è richiesta la compilazione di un questionario, in presenza di un ispettore sanitario, dichiarando le proprie generalità e se si avvertono dei sintomi. Tutti gli individui che abbiano soggiornato in Italia nei 14 giorni precedenti all’arrivo in Bulgaria sono obbligati ad osservare un isolamento domiciliare di 14 giorni. In caso di febbre alta o tosse, verificatesi successivamente all’ingresso nel Paese, si dovrà contattare il numero di emergenza 112 o un medico di base. Le autorità locali raccomandano di non recarsi direttamente all’ospedale senza aver prima preso contatto con il medico. È ancora possibile viaggiare tra Bulgaria e Italia via aerea effettuando uno scalo in Paesi terzi. Date le frequenti variazioni nel traffico aereo, si raccomanda di contattare la compagnia aerea di riferimento per verificare lo stato del proprio volo e individuare rotte alternative per raggiungere l’Italia.

 Russia

 18.03.20

La Federazione Russa chiude tutti i suoi confini a mezzanotte del 18 marzo. La restrizione durerà fino al 1 maggio. Il divieto non si applica al trasporto di merci: camionisti, equipaggi aerei e marittimi e squadre nel trasporto ferroviario.

Portogallo

19.03.20

Dalla mezzanotte del 18 marzo e fino al 2 aprile incluso, vige in Portogallo lo Stato di Emergenza. Le autorità locali hanno annunciato la sospensione del traffico aereo con l’Italia, a partire dalle 23.59 del 10 marzo, per un periodo di 14 giorni. Ad oggi è possibile raggiungere via aerea l’Italia dal Portogallo solo facendo ricorso a triangolazioni di voli. Al momento, sono ancora attivi collegamenti aerei da/per l’Italia attraverso alcuni scali europei (ad esempio Londra, Parigi, Nizza, Marsiglia, Francoforte, Ginevra, Bruxelles). La situazione del traffico aereo può cambiare rapidamente. Si raccomanda di contattare la compagnia aerea di riferimento per informazioni sul proprio volo e per l’individuazione di rotte alternative per raggiungere l’Italia. Dalle ore 23:00 del 16 marzo sono soppressi tutti i collegamenti aerei, ferroviari, terrestri e fluviali tra Spagna e Portogallo. La misura sarà in vigore fino al 15 aprile. Per via terrestre sarà proibito il transito turistico tra i due Paesi, lasciando aperti alcuni valichi di frontiera che serviranno a garantire il trasporto merci e il passaggio dei lavoratori transfrontalieri. Le autorità portoghesi consentono tuttavia il transito in uscita ai cittadini stranieri che intendano far ritorno al proprio Paese di residenza avvalendosi di mezzi propri (autovetture di proprietà o noleggiate). Rimane quindi aperto solo il passaggio per il trasporto di merci e di lavoratori transfrontalieri. Le autorità portoghesi consentono tuttavia il transito in uscita ai cittadini stranieri che intendano far ritorno al proprio Paese di residenza. Per l’elenco dei varchi transitabili e per altre informazioni utili consultare il sito dell’Ambasciata d’Italia a Lisbona: https://amblisbona.esteri.it/ambasciata_lisbona/it/ambasciata/news/dall_ambasciata/2020/02/avviso-aggiornamento-covid-19.html. Vige il divieto di sbarco passeggeri per le navi da crociera, che potranno attraccare solo per rifornimento. Sono inoltre sconsigliati per motivi di sicurezza i voli interni da e verso gli arcipelaghi di Madeira e Azzorre. I connazionali che avranno bisogno di assistenza potranno contattare telefonicamente gli Uffici Consolari al numero +351 21 3515320 (dalle ore 9 alle ore 16), il numero di emergenza +351 91 9523500 (attivo h24), il nuovo numero aggiunto per l’emergenza +351 91 3347974 (attivo dalle ore 9 alle ore 22) e la casella di posta elettronica lisbona.assistenza@esteri.it. Per ulteriori informazioni sulla situazione sanitaria nel Paese e sulle misure adottate dalle autorità locali, consultare la sezione Situazione Sanitaria di questa Scheda.

Bosnia Erzegovina

18.03.20

Le autorità locali hanno disposto la sospensione dell’ingresso nel territorio della Bosnia Erzegovina a tutti i cittadini stranieri provenienti dalle zone di maggiore diffusione del virus Covid-19 (Italia, Corea del Sud, Iran, provincia cinese di Wuhan, Giappone, Francia, Romania, Germania, Austria, Spagna, Svizzera, Belgio). Per i cittadini della Bosnia Erzegovina che rientrano da tali aree, è obbligatorio il rispetto di un periodo di quarantena di 14 giorni (sorveglianza medica diretta in collaborazione con le Autorità di ispezione competenti con rendicontazione giornaliera obbligatoria al servizio epidemiologico competente). Ai cittadini stranieri non è preclusa a priori la possibilità di accesso in Bosnia Erzegovina, a patto che siano in grado di dimostrare inequivocabilmente, producendo evidenza certa alle Autorità di frontiera, di non provenire dall’Italia o dalle altre zone di maggiore diffusione del virus Covid-19, ferma restando la discrezionalità degli ufficiali della Polizia di frontiera nella valutazione dei singoli casi. In ogni caso, i cittadini stranieri possono entrare nel territorio della Bosnia Erzegovina unicamente con un passaporto in corso di validità (non sono più accettati altri documenti di riconoscimento). In questa fase, le Autorità della Bosnia Erzegovina non effettuano alcuna distinzione tra cittadini stranieri non residenti e cittadini stranieri residenti in Bosnia Erzegovina.

Germania

17.03.20

Al fine di contenere la diffusione del COVID-19, le autorità tedesche invitano tutti coloro che sono nel paese e che negli ultimi 14 giorni siano entrati in contatto con persone di cui sia provata l’infezione da coronavirus a prendere immediatamente contatto telefonico con le competenti autorità sanitarie, indipendentemente dall’insorgenza di sintomi. Coloro che nello stesso periodo abbiano viaggiato nelle aree considerate a rischio, tra le quali l’Italia, sono invitati a rimanere precauzionalmente presso il proprio domicilio e ad evitare i contatti non necessari con altre persone. Le aree considerate a rischio sono quelle classificate come tali dal Robert Koch Institut, consultabili al link https://www.rki.de/DE/Content/InfAZ/N/Neuartiges_Coronavirus/Risikogebiete.html. Ad esse si aggiungono la Svizzera e l’Austria.

Notizie diramate dalla RAI TV italiana, riferiscono che la Germania ha chiuso dalle ore 8.00 di lunedì 16 marzo 2020, le frontiere con Francia, Svizzera ed Austria per il contenimento di COVID-19, ma non sarebbero previste limitazioni al trasporto internazionale di merci su strada, che in conseguenza dei controlli sanitari determinerà prevedibilmente dei tempi più lunghi di attraversamento del confine.

La BGL – associazione del trasporto tedesco – ha informato che in Germania i Lander tedeschi hanno sospeso il divieto di circolazione la domenica e nei giorni festivi. Tutte le norme si riferiscono al trasporto commerciale o a pagamento di merci con camion di peso complessivo superiore a 7,5 ton.

Spagna

16.03.20

In data 16 marzo, il Governo spagnolo ha annunciato la reintroduzione dei controlli alle frontiere terrestri spagnole. Pertanto, a partire dalla mezzanotte del 16 marzo è consentito l’ingresso in Spagna solo ai cittadini spagnoli, ai residenti in Spagna, ai lavoratori transfrontalieri e alle persone con documentate cause di forza maggiore. Ciò non impedisce ai cittadini italiani che avessero necessità urgenti di far rientro al proprio luogo di residenza in Italia. Sono esclusi dalla disposizione in parola il personale diplomatico e consolare accreditato in Spagna e i funzionari delle organizzazioni internazionali con sede in Spagna. La circolazione delle merci continuerà ad essere permessa senza restrizioni. I connazionali che intendono far rientro dalla Spagna alla Sardegna via mare possono farlo solo per esigenze legate a motivi di lavoro, salute, necessità o rientro presso il proprio domicilio. A questo link la richiesta di autorizzazione: https://moduloarrivicovid19.regione.sardegna.it/allegato-a-ordinanza-del-presidente-ras-14-03-2020/ . Detta autorizzazione verrà rilasciata dalla Regione Sardegna entro 12 ore dalla partenza e dovrà essere presentata all’imbarco, insieme al biglietto e a un documento d’identità. Per assistenza, l’Ambasciata d’Italia a Madrid è raggiungibile attraverso l’indirizzo e-mail dedicato: madrid.coronavirus@esteri.it. Chi si trova in Catalogna, Valencia, Aragona e Murcia e avesse bisogno di assistenza può rivolgersi al Consolato Generale d’Italia a Barcellona attraverso l’indirizzo e-mail dedicato: barcellona.coronavirus@esteri.it: sono inoltre stati attivati i seguenti numeri telefonici: Amb. Madrid: +34.608664867 (ore 9-16); +34.608914128 (ore 9-16); +34.639484118 (ore 13-20); +34.650419164 (ore 15.30-20); CG Barcellona: +34.609951096 e +34.659790266 (ore 9-20).

Regno Unito

16.03.20

Il Governo britannico raccomanda a chiunque entri in Regno Unito e sviluppi sintomi, anche lievi, compatibili con COVID-19, di rimanere a casa, in auto-isolamento, per almeno 7 giorni. Nel caso in cui la condizione di salute non migliori, consigliano di contattare il Sistema Sanitario Nazionale NHS al numero 111 o online. Per maggiori informazioni, visitare la pagine web predisposta dalle autorità locali: https://www.gov.uk/government/topical-events/coronavirus-covid-19-uk-government-response. Il Regno Unito non prevede al momento restrizioni all’ingresso per chi proviene dall’Italia. Il traffico aereo da/per l’Italia sta registrando una progressiva riduzione. Rimangono tuttavia attivi collegamenti aerei diretti da Londra per Roma Fiumicino, operati da Alitalia. Per informazioni, contattare direttamente la compagnia aerea. Sono inoltre possibili rotte indirette con collegamenti verso altri aeroporti europei ancora attivi (in particolare Francoforte, Monaco, Zurigo, Ginevra). La situazione del traffico aereo potrebbe mutare rapidamente. Si raccomanda di contattare sempre la compagnia aerea di riferimento per informazioni sullo stato del proprio volo.

 Ucraina

16.03.20

 Le autorità ucraine hanno disposto, dal 16 marzo e per un periodo al momento limitato a due settimane, il divieto generale di ingresso nel Paese, qualunque sia il mezzo di trasporto utilizzato, a tutti gli stranieri, ad eccezione delle persone residenti e con permesso di soggiorno. Viene raccomandato, allo stesso tempo, ai cittadini ucraini di astenersi dall’effettuare viaggi all’estero. A partire dalle ore 00.01 di martedì 17 marzo 2020 fino al 3 aprile 2020 tutti i collegamenti aerei (compresi quelli con l’Italia), in ingresso e uscita dal Paese, sono sospesi. La compagnia aerea ucraina ha annunciato la sospensione di tutti i collegamenti con l’Italia già a partire dal 15 marzo. Per i viaggi già programmati o pianificati si suggerisce di prendere contatto con la compagnia aerea di riferimento. Sono sospesi, per il medesimo periodo (17 marzo-3 aprile) i collegamenti internazionali via terra (autolinee, treni) mentre resta sempre possibile uscire dal Paese in auto. Dal 17 marzo fino al 3 aprile, resteranno aperti solo 123 valichi di frontiera, attraversabili con auto private, dove saranno presenti strutture epidemiologiche e sanitarie per effettuare i controlli; l’elenco dei valichi aperti è consultabile al seguente link: https://dpsu.gov.ua/ua/news/TIMCHASOVI-OBMEZHENNYA-NA-KORDONI-opivnochi-v-Ukrainu-pripinyayut-puskati-inozemciv-ta-zakrivayut-blizko-sotni-punktiv-propusku-/). Per informazioni e aggiornamenti sulle misure di prevenzione adottate dalle autorità locali, si rimanda al sito del Ministero della Salute ucraino https://moz.gov.ua/koronavirus-2019-ncov e a quello del Gabinetto dei Ministri https://covid19.com.ua.

 Repubblica Ceca

 16.03.20

 Il 12 marzo, le autorità locali hanno dichiarato lo stato di emergenza in relazione al COVID-19. Dalle 23.59 del 13 marzo, le persone provenienti da Cina, Corea del Sud, Iran, Italia, Spagna, Austria, Germania, Gran Bretagna, Francia, Paesi Bassi, Svizzera, Svezia, Norvegia, Belgio, Danimarca non sono autorizzate ad entrare nella Repubblica Ceca, ad eccezione delle persone con residenza permanente o temporanea per più di 90 giorni. Inoltre, i cittadini della Repubblica Ceca non sono autorizzati a viaggiare nei predetti Paesi. A partire dalle 23.59 di giovedì 12 marzo gli ingressi da Austria e Germania saranno consentiti solo da 11 punti, con controllo alle frontiere. Fino al 24 marzo 2020 la libera circolazione delle persone in Repubblica ceca è vietata. Il divieto non si applica ai tragitti da e per: luogo di lavoro, strutture sanitarie, domicilio familiari in caso di necessità, negozi di alimentari e altre attività necessarie urgenti. Le restrizioni non si applicano al trasporto pubblico, ai servizi per la popolazione come forniture, consegne e servizi veterinari. Tutti i collegamenti commerciali internazionali di trasporto via aria e via terra sono interrotti. È vietato fornire servizi di soggiorno, servizi di trasporto alternativi (es. Uber), mentre i tassisti ufficiali possono continuare a operare. In generale, il Governo ceco raccomanda di limitare i contatti di persona al minimo. Non sono al momento richieste autocertificazioni da tenere con sé. I viaggiatori che intendono solo attraversare l’Austria (ad esempio chi intende raggiungere Monaco di Baviera dall’Alto Adige) potranno farlo a condizione che il transito attraverso il territorio austriaco avvenga senza soste di nessun tipo (rifornimento/esigenze fisiologiche/caffè/…). Per coloro che si trovano nel Paese l’Istituto nazionale della Salute della Repubblica Ceca consiglia, in caso di presenza di sintomi sospetti (febbre oltre i 38 gradi, significativi disturbi respiratori) di rivolgersi per informazioni al seguente numero: +420 733 673 900, o ai singoli uffici di igiene regionali i cui recapiti sono disponibili a questo indirizzo: http://www.mzcr.cz/dokumenty/kontakty-na-krajske-hygienicke-stanice_18604_4122_1.html

 Svizzera

14.03.20

A seguito della diffusione, anche in Svizzera, di casi di COVID-19, le autorità elvetiche hanno comunicato che le frontiere resteranno aperte ma che sono reintrodotti i controlli pre-Schengen. E’ stato disposto un divieto di ingresso per le persone che provengono dall’Italia, in quanto zona a rischio, con le sole eccezioni dei cittadini svizzeri in rientro, di stranieri che abbiano un permesso di soggiorno svizzero e dei lavoratori frontalieri. Questi ultimi potranno dunque continuare a passare, previ controlli alla frontiera. Per i connazionali in transito in Svizzera non è al momento prevista alcuna restrizione da parte delle Autorità federali. Ulteriori restrizioni potrebbero essere adottate in futuro.

Slovacchia

14.03.20

I controlli temporanei alle frontiere saranno effettuati in Slovacchia in tutti i punti di frontiera, ad eccezione della Polonia, da venerdì 13/03/2020. Restrizioni di accesso al paese: solo le persone con residenza permanente o temporanea in Slovacchia e i titolari di passaporto slovacco possono entrare nel paese. I conducenti del trasporto di merci devono utilizzare maschere FFP2 o FFP3 durante il carico e lo scarico della merce, devono limitare al massimo il contatto diretto con il personale e a bordo del veicolo devono avere guanti di gomma per il loro utilizzo e gel antibatterico per lavarsi le mani regolarmente (Guretruck)

Danimarca

14.03.20

L’associazione danese ITD ha informato che la Danimarca ha adottato misure di controllo sanitario alle frontiere, ma vige una deroga per il trasporto di merci.

 Polonia

 14.03.20

Le Autorità polacche hanno disposto una serie di misure restrittive, a partire da domenica 15 marzo. In particolare, è vietato l’ingresso nel Paese per tutti gli stranieri (salvo coloro i quali abbiano un titolo di soggiorno, lavoro o altro legame documentato con la Polonia, previa quarantena obbligatoria). Sono reintrodotti temporaneamente i controlli alla frontiera, sono sospesi i collegamenti aerei e ferroviari internazionali di passeggeri, mentre resta possibile lo spostamento via terra in auto o in autobus, ove disponibile. E’ disposta la quarantena obbligatoria di 14 giorni per i cittadini polacchi che fanno ritorno nel Paese. Per ulteriori informazioni è necessario consultare i siti ufficiali del Governo polacco (https://www.gov.pl/web/koronawirus/zamykamy-granice-przed-koronawirusem) e dell’Ispettorato sanitario (https://gis.gov.pl/aktualnosci/apel-glownego-inspektora-sanitarnego-w-zw… wystepowaniem-koronawirusa-w-polsce/), entrambi in lingua polacca. Le Autorità sanitarie polacche (NFZ) hanno inoltre attivato un’infolinea dedicata, raggiungibile al numero 800 190 590.

Moldavia

 14.03.20

A seguito della diffusione del Covid-19, le autorità moldave hanno adottato misure di prevenzione. Coloro che dovessero presentare sintomi al momento dell’ingresso nel Paese saranno sottoposti a test e ricoverati presso le istituzioni sanitarie specializzate. In caso di tosse, febbre, rinorrea o difficoltà respiratorie si raccomanda di contattare il numero di emergenza 112 oppure o l’Ospedale Clinico per le Malattie Infettive “Toma Ciorba” di Chisinau al numero 022/ 242480. Con Decreto del Presidente del Consiglio, viene annunciata altresì la decisione di chiudere la frontiera “in alcuni punti” (sia al confine moldavo che al confine ucraino), che poi saranno identificati. E’ interrotta inoltre la circolazione internazionale su strada e su ferrovia. Per maggiori informazioni si rimanda alla Linea Verde attivata dall’Agenzia Nazionale per la Sanità Pubblica della Repubblica di Moldova, contattabile al 080012300.

 Marocco

17.03.20

Il Marocco ha deciso di sospendere il traffico aereo e marittimo, in particolare i collegamenti aerei con l’Italia e, tra gli altri Paesi europei, Spagna, Francia e Germania. Si raccomanda di contattare la propria compagnia aerea per trovare al più presto connessioni indirette verso altre destinazioni di transito. Si informano i connazionali in viaggio in Marocco in camper, auto o moto che attualmente non risulta aperto il passaggio per le enclave spagnole di Ceuta e Melilla. Il Ministero della Salute marocchino ha attivato il numero verde 141, dedicato esclusivamente a coloro che presentano sintomi riconducibili al COVID-19. Un altro numero verde 00212801004747 (0801004747 se si chiama dal Marocco) è stato istituito per fornire consigli ed informazioni sull’epidemia e sulle procedure da seguire per segnalare un caso sospetto. Per i casi sospetti è previsto l’isolamento ed il trasferimento in strutture ospedaliere dotate di reparto idoneo. Si raccomanda di attenersi alle indicazioni delle autorità sanitarie locali e di consultare la pagina dedicata del sito del Ministero della Salute marocchino: https://www.sante.gov.ma/pages/actualites.aspx?idactu=400

TC 018– 20.03.2020

Rif.

Laura Caccialupi – Tel. 0575399437 – e-mail: l.caccialupi@confindustriatoscanasud.it