NUOVI PROTOCOLLI DI INSEDIAMENTO NELLE AREE DI CRISI INDUSTRIALE IN TOSCANA

( Agevolazioni, Credito e Finanza, Assicurazioni )

NUOVI PROTOCOLLI DI INSEDIAMENTO NELLE AREE DI CRISI INDUSTRIALE IN TOSCANA

Indirizzi per l’approvazione dell’Avviso di raccolta di manifestazioni di interesse  

La Regione Toscana, con Delibera n. 1173/24, ha approvato gli indirizzi per l’approvazione dell’Avviso di raccolta di manifestazioni di interesse dei Nuovi Protocolli di Insediamento nelle aree di crisi industriale rientranti nella Carta degli Aiuti a Finalità regionale.

Finalità generale è favorire nuovi insediamenti produttivi o nuovi investimenti di imprese già esistenti che abbiano carattere strategico, nonché progetti di investimento inseriti in processi di reindustrializzazione, finalizzati a salvaguardare i livelli occupazionali, ad incrementare la presenza di attività economiche, a favorire percorsi di ristrutturazione e riconversione, per incrementare l’occupazione nei territori dei comuni toscani riconosciuti come “aree di crisi industriale” ai sensi degli atti nazionali vigenti ed in continuità con i precedenti atti assunti dalla Giunta Regionale, nonché classificati come “svantaggiati” ai sensi dell’art. 107.3.c TFUE.

Obiettivo operativo è sostenere gli investimenti delle PMI di qualsiasi natura e di Grandi Imprese (nei limiti di ammissibilità derivanti dalla disciplina sugli aiuti di stato) attraverso la raccolta di manifestazioni di interesse aventi ad oggetto:

  1. progetti di investimento di imprese italiane o imprese a partecipazione o controllo estero non ancora attive in Toscana, per la realizzazione di nuove unità locali e con creazione di occupazione aggiuntiva, diretta o indiretta, nel territorio regionale;
  2. progetti di investimento di imprese attive in Toscana che realizzino incrementi delle unità locali generando occupazione aggiuntiva, diretta o indiretta, nel territorio regionale;
  3. progetti di rilocalizzazione (reshoring) produttiva;
  4. infrastrutture di trasferimento tecnologico;
  5. investimenti finalizzati al recupero o alla diversificazione, anche parziale, della produzione e al mantenimento dell’occupazione, in caso di crisi, chiusura o delocalizzazione aziendale, con eventuale coinvolgimento dei lavoratori nella gestione di impresa
  6. investimenti da parte di società o società cooperative con sede operativa in Toscana, i cui rappresentanti legali e almeno il 50 per cento dei soci lavoratori detengono almeno il 51 per cento del capitale sociale e sono dipendenti di imprese dichiarate in crisi al momento della costituzione della società.

Beneficiari

  • Micro, piccole e medie imprese, in forma singola o associata
  • Grandi imprese, nel rispetto delle intensità di aiuto previste dalla Carta degli aiuti a finalità regionale

aventi sede legale e/o unità locale nei territori sopra indicati, e operanti nei settori di attività Manifatturiero e Turismo come individuati nella DGR 643 del 28/07/2014. Nei casi di Consorzi, Società Consortili o Reti-Soggetto i codici Ateco delle singole imprese consorziate/aderenti alle reti devono corrispondere ai suddetti settori.

Ai sensi dell’art. 14 del Reg. UE 651/2014, gli aiuti alle grandi imprese possono essere concessi solo per un investimento iniziale a favore di una nuova attività economica nella zona interessata.

Iniziative ammissibili

Sono ammissibili:

  1. costi per gli investimenti materiali e immateriali;
  2. i costi salariali stimati relativi ai posti di lavoro creati per effetto di un investimento iniziale, calcolati su un periodo di due anni; o
  3. una combinazione dei costi di cui alle lettere a) e b), purché l’importo cumulato non superi l’importo più elevato fra i due.

Si applicano le disposizioni di dettaglio all’art. 14 del Reg (UE) 651/2014.

Sono altresì ammissibili le spese di consulenza per le attestazioni rilasciate dai soggetti iscritti nel registro dei revisori legali, come da specifiche nel bando ed allegati.

Non sono ammessi costi sostenuti in data antecedente alla presentazione della domanda tranne per le spese sostenute per l’asseverazione dei requisiti di ammissibilità da parte di un revisore legale.

Sono ammissibili i territori rientranti nelle aree comprensive di comuni rientranti nelle aree crisi industriale (complesse e non complesse) di seguito riportati:

  • TOS 1: Carrara; Massa; Montignoso;
  • TOS 2 – TOS3: Barga, Borgo a Mozzano, Capannori, Coreglia Anelminelli, Gallicano, Porcari, Agliana; Marliana, Montale, Pescia, Pistoia;
  • TOS 4: Collesalvetti; Livorno – limitatamente alle sezioni indicate in allegato alla Carta degli Aiuti – Rosignano Marittimo;
  • TOS 5: Arezzo, Capolona, Castiglion Fiorentino, Civitella in Val di Chiana, Laterina Pergine Varldarno;
  • TOS 6: Gavorrano; Grosseto; Magliano in Toscana, Scarlino; Follonica, Campiglia Marittima; Piombino;
  • TOS 7: Calcinaia, Casciana Terme Lari, Crespina Lorenzana, Fauglia, Pontedera

 

Contributi

L’agevolazione,  consiste nella concessione di un contributo a fondo perduto in c/capitale con le seguenti intensità di aiuto.

Nel caso di grandi imprese gli aiuti possono essere concessi solo per la creazione di una nuova attività economica (nuovo insediamento) e con le seguenti intensità massime:

  • 15% per i progetti localizzati nei territori TOS1, TOS2-TOS 3, TOS 4, TOS 5, TOS 6;
  • 10% per i progetti localizzati nei territori TOS 7.

Nel caso di MPMI, le suddette intensità di aiuto sono maggiorate del:

  • 10% in caso di medie imprese;
  • 20% in caso di piccole imprese.

Per i territori compresi nelle aree di crisi industriale

Costo totale dell’intervento ammissibile:

  • superiore a cinque milioni di euro, per:
    • progetti di investimento di imprese italiane o imprese a partecipazione o controllo estero non ancora attive in Toscana per la realizzazione di nuove unità locali e con creazione di occupazione aggiuntiva, diretta o indiretta, nel territorio regionale;
    • progetti di investimento di imprese attive in Toscana che realizzino incrementi delle unità locali generando occupazione aggiuntiva, diretta o indiretta, nel territorio regionale;
    • progetti di rilocalizzazione (reshoring) produttiva;
  • superiore a un milione di euro, per progetti di infrastrutture di trasferimento tecnologico;
  • superiore a duecentomila euro, per:
    • investimenti finalizzati al recupero o alla diversificazione, anche parziale, della produzione e al mantenimento dell’occupazione, in caso di crisi, chiusura o delocalizzazione aziendale, con eventuale coinvolgimento dei lavoratori nella gestione di impresa;
    • investimenti da parte di società o società cooperative con sede operativa in Toscana, i cui rappresentanti legali e almeno il 50 per cento dei soci lavoratori detengono almeno il 51 per cento del capitale sociale e sono dipendenti di imprese dichiarate in crisi al momento della costituzione della società.

L’investimento massimo ammissibile ai fini del calcolo del contributo è pari ad euro 7.000.000,00.

Procedure e termini

La fase della presentazione della domanda di agevolazione sarà gestita sul portale di Sviluppo Toscana SpA che provvederà all’istruttoria di ammissibilità e valutazione degli interventi secondo una procedura negoziale a sportello.

Riferimenti normativi

Delibera n. 1173 del 21-10-2024

FI 54 – 31.10.2024

Rif.

Laura Caccialupi – Tel. 0575399437 – e-mail: l.caccialupi@confindustriatoscanasud.it