LEM INAUGURA IL NUOVO STABILIMENTO LEM FENICE
Sorto sulle ceneri della vecchia struttura che nel 2021 fu distrutta da un incendio
Lem srl, azienda fondata nel 1974 e attiva nei trattamenti superficiali per accessori metallici del lusso e dell’alta moda, ha inaugurato il nuovo stabilimento Lem Fenice.
La nuova struttura, situata in via Valiani a Bucine, rappresenta un capitolo fondamentale nella storia dell’azienda, dopo l’incendio che, nell’aprile del 2021, aveva colpito il precedente stabilimento produttivo. ll nome scelto per il sito, ispirato alla Fenice mitologica, simboleggia la capacità di rinascere dalle proprie ceneri e di trasformare le avversità in opportunità di crescita e innovazione, con la produttività del nuovo stabilimento, rispetto al precedente, che è aumentata del 65%).
Il nuovo stabilimento con i suoi 3.000 mq, dei quali soli 2.600 dedicati alla produzione, attualmente ospita 70 persone, attive su quello che è uno dei più grandi impianti di galvanica manuale operanti nel settore moda in Europa.
“Oggi chiudiamo un cerchio iniziato con l’incendio dell’aprile 2021. E questo è un punto di partenza”, dice l’amministratore di Lem srl Daniele Gualdani “vogliamo iniziare la nostra nuova crescita, tra l’altro in un momento di grande difficoltà per il settore moda, e questo ha un significato molto importante.”
Gualdani spiega: “Questo è uno stabilimento modernissimo, in sicurezza con sistemi antincendio avanzati, connesso e digitalizzato. Per ora lavorano circa 70 persone, ma abbiamo spazi, qui accanto e ristrutturando il sito vecchio, per poter arrivare a 150 dipendenti. Abbiamo un piano di investimenti per altri 6 siti produttivi sempre in via Valiani: questo dipenderà ovviamente dalle scelte dei nostri clienti finali e dalla loro scelta di produrre in Italia. Crediamo fortemente nel made in Italy, puntiamo su questo prendendoci dei rischi, sperando che i nostri clienti credano in noi”.
L’ azienda unisce un approccio artigianale, votato alla qualità, con l’efficienza dell’industria moderna e negli anni ha intrapreso un percorso di sostenibilità, ha adottato pratiche per l’approvvigionamento etico di metalli preziosi e dal 2024, ha aggiunto l’utilizzo esclusivo di energia da fonti rinnovabili nei propri processi produttivi.
Come ha sottolineato il responsabile dello stabilimento, Alessandro Severi, l’impianto può vantare un sistema innovativo di tracciabilità e un sistema all’avanguardia nel trattamento delle acque reflue.
Il servizio e l’intervista di Teletruria a questo link
Rif. Luisa Angioloni – Tel. 0575399442 – e-mail: l.angioloni@confindustriatoscanasud.it