INFORMATIVA PRELIMINARE SUL PIANO REGIONALE CAVE (PRC)

( Ambiente )

INFORMATIVA PRELIMINARE SUL PIANO REGIONALE CAVE (PRC)

Piano Regionale Cave – Informativa preliminare relativa all’adozione e all’approvazione del principale strumento di pianificazione del settore estrattivo.

Con la nostra precedente circolare sull’argomento, pubblicata sul nostro sito il 14 settembre u.s., si comunicava che la Giunta Regionale Toscana aveva approvato l’informativa preliminare sul Piano Regionale Cave (PRC). Il documento, allegato alla nostra circolare, evidenzia analiticamente i compiti che la nuova legge regionale in materia di cave (L.R. 35/2015) attribuisce al PRC quale nuovo strumento di pianificazione della Regione, al cui interno saranno ricondotte molte delle funzioni prima svolte anche da parte delle province attraverso i piani provinciali.

Il piano, come previsto dall’art. 7 della Legge 35/2015, dovrà contenere una stima dei fabbisogni su scala regionale delle varie tipologie di materiali e l’individuazione dei giacimenti che sono potenzialmente escavabili e dei comprensori estrattivi, in modo da assegnare a ciascuno di essi obiettivi di produzione sostenibile.

Il piano, inoltre, in armonia con il complesso quadro degli strumenti di programmazione e pianificazione della Regione Toscana, dovrà tenere in considerazione i principi fondativi del modello territoriale toscano tra cui, di particolare interesse del sistema imprenditoriale, il principio del non consumo di suolo, la compatibilità e criticità paesaggistica delle attività estrattive, il riutilizzo dei residui derivanti dalle attività estrattive, l’incentivazione al riuso e utilizzo dei materiali assimilabili.

Obiettivo della legge regionale e del Piano Regionale Cave sarà quindi quello di pianificare l’estrazione dei materiali utili a soddisfare i fabbisogni dell’industria e delle costruzioni anche attraverso l’impiego dei materiali riciclati e/o recuperabili o il completamento della coltivazione delle cave attive in passato tenendo in considerazione il fatto che i materiali rinvenibili in natura rappresentano una risorsa non rinnovabile.

Al fine di consentire una efficace programmazione nel processo di elaborazione del piano, gli uffici regionali svilupperanno un lavoro di redazione di quadri conoscitivi indispensabili per rappresentare lo stato dell’arte della attività estrattiva in Toscana che, per le province di Arezzo, Grosseto e Siena, sarà agevolato dal fatto che gli enti preposti hanno provveduto nel tempo ad approvare i rispettivi piani di settore, denominati PRAEP, attuando così i principi di delega delle funzioni pianificatorie secondo i criteri della L.R. n. 78/98.

Per la redazione di tali quadri conoscitivi gli uffici regionali hanno predisposto una scheda di rilevamento delle risorse minerarie nella quale raccogliere le principali informazioni sulle parti di territorio in cui è riscontrata o riscontrabile la presenza di una risorsa mineraria suscettibile di attività estrattiva, utilizzando come riferimento iniziale le aree già individuate dal PRAE, PRAER e dai piani provinciali PAERP, le previsioni della pianificazione territoriale e paesaggistica della Regione Toscana e le previsioni della strumentazione urbanistica comunale.

Oltre a quanto sopra, nella scheda sarà riportata la presenza di vincoli e di condizionamento d’uso come il vincolo idrogeologico, la pericolosità idraulica, geologica o di frana, le forme di tutela dell’ambiente e della biodiversità.

Il piano terrà conto, inoltre, dell’andamento delle quantità oggetto di estrazione che, nel periodo 2007/2008–2015, hanno evidenziato una riduzione per tutti i tipi di materiale, sia per uso ornamentale che per uso industriale, di circa il cinquanta per cento, valori che potrebbero interferire nella determinazione dei futuri fabbisogni estrattivi.

In sede di Consiglio Regionale, nel corso della presentazione da parte della Giunta del documento in esame, sono stati approvati gli indirizzi operativi per l’attività di redazione del Piano tra i quali la necessità di assicurare momenti partecipativi e di confronto con i soggetti istituzionali, le comunità locali e le aziende del settore.

Si invitano pertanto le aziende interessate a verificare la propria situazione e a comunicare a questi uffici eventuali criticità in modo che possa essere seguito con cognizione di causa l’iter procedurale di predisposizione di questo nuovo strumento di pianificazione del settore, soprattutto considerato il suo prossimo e lungo periodo di valenza.

AM 18 – 2.12.2016

Rif.
M.
Bernardini – Tel. 0575 399430 – e-mail: m.bernardini@confindustriatoscanasud.it
M. Bambagini – Tel. 0564 468811 – e-mail: m.bambagini@confindustriagrosseto.it
A. Coppi – Tel. 0577 257209 – e-mail:
a.coppi@confindustriatoscanasud.it