CREDITO DI IMPOSTA ALLE IMPRESE PER INTERVENTI DI BONIFICA DELL’AMIANTO

( Ambiente) ( Fisco e Diritto d’Impresa )

CREDITO DI IMPOSTA ALLE IMPRESE PER INTERVENTI DI BONIFICA DELL’AMIANTO

Possono beneficiare del credito d’imposta le imprese che effettuano interventi di bonifica dall’amianto, su beni e strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato.

Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, con Decreto 15 giugno 2016, ha pubblicato le “Modalità attuative del credito d’imposta per interventi di bonifica dei beni e delle aree contenenti amianto”, a valere sull’art. 56 della L. 221/15. Di seguito una sintesi degli aspetti di rilievo del provvedimento agevolativo.

Beneficiari

Possono beneficiare del credito d’imposta i soggetti titolari di reddito d’impresa, indipendentemente dalla natura giuridica assunta, dalle dimensioni aziendali e dal regime contabile adottato, che effettuano interventi di bonifica dall’amianto, su beni e strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato, dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2016.

Iniziative ammissibili

Sono ammissibili al credito d’imposta gli interventi di rimozione e smaltimento, anche previo trattamento in impianti autorizzati, dell’amianto presente in coperture e manufatti di beni e strutture produttive ubicati nel territorio nazionale effettuati nel rispetto della normativa ambientale e di sicurezza nei luoghi di lavoro. Sono ammesse, inoltre, le spese di consulenze professionali e perizie tecniche nei limiti del 10% delle spese complessive sostenute e comunque non oltre l’ammontare di 10.000,00 euro per ciascun progetto di bonifica unitariamente considerato.

Sono considerate eleggibili le spese per la rimozione e lo smaltimento, anche previo trattamento in impianti autorizzati, di:

  1. lastre di amianto piane o ondulate, coperture in eternit;
  2. tubi, canalizzazioni e contenitori per il trasporto e lo stoccaggio di fluidi, ad uso civile e industriale in amianto;
  3. sistemi di coibentazione industriale in amianto.

Il credito d’imposta spetta a condizione che la spesa complessiva sostenuta in relazione a ciascun progetto di bonifica, unitariamente considerato, sia almeno pari a 20.000 euro.

L’ammontare totale dei costi eleggibili è, in ogni caso, limitato all’importo di 400.000 euro per ciascuna impresa.

Contributi

E’ riconosciuto un credito d’imposta nella misura del 50 per cento delle spese sostenute per gli interventi ammissibili.

L’agevolazione è concessa a ciascuna impresa nel rispetto dei limiti e delle condizioni di cui al regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione europea del 18 dicembre 2013, relativo all’applicazione degli art. 107 e 108 del trattato sul  funzionamento dell’Unione europea agli aiuti «de minimis».

Il credito d’imposta non concorre alla formazione del reddito ai fini delle imposte sui redditi e del valore della produzione ai fini dell’imposta regionale sulle attività produttive e non rileva ai fini del rapporto di cui agli articoli 61 e 109, del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, recante il Testo unico delle imposte sui redditi.

Il credito d’imposta è ripartito nonché utilizzato in tre quote annuali di pari importo ed è indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta di riconoscimento del credito e nelle dichiarazioni dei redditi relative ai periodi di imposta successivi fino a quello nel corso del quale se ne conclude l’utilizzo, a decorrere dalla dichiarazione relativa al periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2016. La prima quota annuale è utilizzabile a decorrere dal 1° gennaio 2017.

Procedure e termini

A decorrere dal trentesimo giorno successivo a quello di pubblicazione del decreto nella Gazzetta Ufficiale (avvenuta il 17/10/2016) e sino al 31 marzo 2017, le imprese interessate presentano al Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare apposita domanda per il riconoscimento del credito d’imposta, da presentarsi esclusivamente accedendo alla piattaforma informatica che sarà accessibile sul sito www.minambiente.it. A tale riguardo Confindustria ha comunicato che il Ministero inserirà a breve, sulla propria home page, i link utili per raggiungere il portale e poter effettuare gli adempimenti.

 

FD 36 – 19.10.2016

Rif.
P. Marraghini – Tel. 0575 399428 – e-mail: marraghini@assindar.it
M. Bambagini – Tel. 0564 468806 – e-mail: m.bambagini@confindustriagrosseto.it