GROSSETO, IL BILANCIO 2023 E LA SFIDA DEL 2024: L’INDUSTRIA 5.0

( Comunicati Stampa )

GROSSETO, IL BILANCIO 2023 E LA SFIDA DEL 2024: L’INDUSTRIA 5.0

Tanti obiettivi raggiunti nel 2023, nonostante le croniche criticità del territorio e la crisi globale, e altrettanti traguardi da raggiungere nel 2024 ormai alle porte. Uno tra tutti: la transizione all’Industria 5.0 prevista da un piano del Governo, già approvato dalle istituzioni europee e pronto per essere finanziato e declinato sui territori. E Confindustria Toscana Sud, con le sue 750 imprese associate e 37mila dipendenti, è pronta a questa nuova sfida.

La tradizionale serata degli auguri di Natale della delegazione di Grosseto di Confindustria Toscana Sud – quest’anno alla tenuta Val delle Rose, con la musica di Luca Pirozzi e Luca Giacomelli di “Musica da ripostiglio” – è servita a ripercorrere i momenti salienti dell’anno che sta per finire, ma soprattutto a guardare verso il futuro.

«Il 2023 è stato contrassegnato da tante iniziative – hanno dichiarato il presidente della delegazione di Grosseto, Francesco Pacini, il direttore generale di Confindustria Toscana Sud, Antonio Capone, e il responsabile della delegazione di Grosseto, Giovanni Mascagni – come il piano per il rilancio dell’area PuntoZero, il polo manifatturiero di via Genova che occupa 300 persone, frutto del lavoro di Confindustria e delle nostre imprese, che attende ora il passaggio alla fase operativa. Positiva anche l’approvazione del progetto esecutivo della tratta Tarquinia-Pescia Romana per l’adeguamento del Corridoio tirrenico, un’infrastruttura ora finanziabile che questo territorio attende da troppo tempo. È stato motivo d’orgoglio anche l’aver rinnovato la sede di via Monte Rosa, per renderla più funzionale alle esigenze di dipendenti e associati. Inevitabilmente, però, risentiamo dei fattori di crisi a livello globale, dai costi energetici alle materie prime: a essere in crisi è proprio un certo modello di sviluppo. Ma noi dobbiamo essere capaci di cogliere le tendenze: proprio come il piano del Governo sulla transizione verso l’industria 5.0, che porterà alle imprese ulteriori finanziamenti per i loro processi produttivi, oltre alle risorse previste dal Pnrr. Un piano già approvato dalla Commissione europea, che dovrà essere declinato sui territori. È un messaggio che abbiamo già trasmesso ai nostri imprenditori, affinché siano pronti a cogliere questa nuova opportunità».

Sarà un’occasione per cercare di superare alcuni dei fattori negativi che da tempo penalizzano la provincia di Grosseto, confermati anche dall’intervento di Lorenzo Borga, giornalista economico di SkyTg24, che ha portato alcuni dati elaborati dalla Banca d’Italia. Ad esempio, nel 2050 in Maremma il numero degli under20 e over65 inattivi sarà superiore al numero delle persone in età da lavoro (in proporzione, 103 contro 100: il Grossetano è al penultimo posto in Toscana). Inoltre è ampia la differenza del tasso di occupazione per le imprese che hanno sede in una località con svincolo autostradale (+17%) rispetto a chi ha uno svincolo distante 60 chilometri. E poi, le imprese familiari: 2 su 3 sono gestite direttamente dai membri della famiglia e hanno una propensione alla ricerca e sviluppo inferiore del 14%.

«Di fronte a questa situazione – hanno concluso Pacini, Capone e Mascagni – non possiamo negare le difficoltà, ma vogliamo rilanciare il messaggio di non arrendersi e affrontarle, perseguendo obiettivi precisi come la sostenibilità, l’innovazione, l’investimento nella formazione. Anche le imprese familiari, asse portante della nostra economia locale, dovrebbero assumere un approccio maggiormente imprenditoriale per favorire la crescita. Il nostro obiettivo è proprio quello di far crescere le imprese che assistiamo. E la transizione verso l’Industria 5.0 può essere davvero un’opportunità da non perdere».

La serata è stata anche l’occasione per presentare la convenzione siglata tra Confindustria Toscana Sud e Lilt, la Lega per la lotta contro i tumori, all’insegna della prevenzione: i dipendenti delle imprese associate a Confindustria potranno associarsi a Lilt e sottoporsi a screening di prevenzione a condizioni agevolate.