CORONAVIRUS – TRASPORTI INTERNAZIONALI

( Trasporti e circolazione )

CORONAVIRUS – TRASPORTI INTERNAZIONALI

Situazione aggiornata a lunedì 16 marzo 2020 ore 21:00

Trasmettiamo di seguito la situazione aggiornata nei vari Paesi di maggiore interesse per l’autotrasporto nazionale, secondo le notizie rese note dal  Ministero affari esteri. Le altre fonti sono espressamente citate.

Ungheria

L’Ambasciata italiana a Budapest ha riferito che a seguito dei contatti  ad alto livello politico tra le Autorità italiane ed ungheresi, in particolare con  l’Operation Board on Coronavirus, organismo istituito presso il Ministero dell’Interno per la gestione dell’emergenza COVID-19 in Ungheria, sembra essersi aperto uno spiraglio per la soluzione dei problemi che hanno interessato numerose ditte di trasporto nel tentativo di valicare le frontiere ungheresi. 

Dopo la mezzanotte di oggi – 16 marzo 2020 – dovrebbe  entrare in vigore un regolamento per la gestione dei transiti di automezzi che trasportano beni commerciali.  Non vi è ancora ufficialità, ma sarebbero in via di approvazione le seguenti misure:

– L’Ungheria garantirebbe il libero passaggio, attraverso appositi corridoi, di tutti gli automezzi provenienti da o destinati in Italia, indipendentemente dalla nazionalità degli autisti e della targa.

– Agli autisti sarebbe fornita una mappa con il percorso e le aree di sosta autorizzate (e controllate). Gli automezzi sarebbero autorizzati ad entrare e uscire dal paese, ma senza potervi circolare al di fuori dei percorsi definiti.

– Verrebbero apposti sticker gialli sui parabrezza.

– Non sarebbero necessarie scorte della polizia (data la presenza nella rete autostradale di varchi elettronici in grado di leggere le targhe). 

– Verrebbe garantito, ai camion provenienti dall’Italia con equipaggi italiani e di altre nazionalità (gli autisti ungheresi dovrebbero andare in quarantena al rientro nel proprio Paese), di poter scaricare e ricaricare. Anch’essi dovrebbero seguire tratte specifiche, utilizzare stazioni di rifornimento predeterminate, senza poter scendere dalla motrice durante le operazioni di scarico e carico, dovendo poi ripartire al più presto possibile.

– qualsiasi carico bio-medicale per l’Italia, proveniente da paesi terzi, dovrebbe avere priorità di passaggio assoluta.
 

Austria

Il Governo austriaco ha varato una serie di misure, che rimarranno in vigore fino al prossimo 3 aprile, al fine di prevenire la diffusione del COVID-19. Le frontiere del Paese saranno soggette a controlli. E’ stata inoltre decretata la sospensione completa del traffico di frontiera presso 47 valichi confinari “minori” su un totale di 56 di frontiera con l’Italia. Per indicazioni sui valichi chiusi, consultare la sezione Mobilità di questa Scheda. Le persone provenienti dall’Italia via terra possono entrare nel Paese a condizione che siano in possesso di un certificato medico (che non sia stato emesso oltre i quattro giorni precedenti) che attesti la negativita’ al test del Coronavirus. Il traffico aereo con l’Italia è sospeso mentre ai treni passeggeri è consentito solo il transito attraverso l’Austria senza effettuare fermate. Le persone provenienti dall’Italia che hanno invece la residenza principale o secondaria o la dimora abituale in Austria, vengono equiparati ai cittadini austriaci e quindi possono liberamente rientrare in Austria dall’Italia a condizione che accettino di sottoporsi ad una quarantena di 14 giorni. I viaggiatori che intendono solo attraversare l’Austria (ad esempio chi intende raggiungere Monaco di Baviera dall’Alto Adige) potranno farlo anche in assenza del suddetto certificato medico, a condizione che il transito attraverso il territorio austriaco avvenga senza soste. I frontalieri e il personale diplomatico sono esenti dalle suddette restrizioni. Esente da restrizioni è anche il traffico delle merci su rotaia e su strada. I relativi conducenti potranno essere sottoposti a controlli sanitari (in particolare, controllo della temperatura corporea).

Romania

A partire dal 9 marzo 2020, alle ore 12:00, entrano in vigore le decisioni del Comitato Nazionale per le Situazioni Speciali di Emergenza relative all’imposizione di restrizioni al traffico da e verso gli Stati colpiti dall’infezione con il nuovo coronavirus. Pertanto, i voli da e per l’Italia sono sospesi. Inoltre, gli operatori aerei hanno l’obbligo di comunicare ai cittadini romeni che si imbarcheranno dall’Italia, dalla Cina, dall’Iran e dalla Corea del Sud verso la Romania, con scalo, il fatto che verranno posti in quarantena o autoisolamento sul territorio della Romania. Gli operatori aerei hanno altresì l’obbligo di non consentire l’imbarco a persone con cittadinanza diversa da quella romena che arrivino in Romania, con scalo, dall’Italia, dalla Cina, dall’Iran e dalla Corea del Sud. I cittadini romeni che arrivano nel Paese attraverso i punti di frontiera terrestri, provenienti o che abbiano viaggiato in Italia, Cina, Iran e Corea del Sud vengono posti in quarantena istituzionalizzata sul territorio del distretto di confine o in autoisolamento domiciliare, a seconda della zona di provenienza. Il trasporto di merce superiore a 3,5 tonnellate è esente dalle restrizioni al traffico. Le suddette restrizioni si applicano anche al trasporto marittimo e fluviale. Le decisioni sopra elencate sono valide fino al 31 marzo, con possibilità di proroga. A partire alle ore 21.00 del 15 marzo le Autorità rumene hanno disposto le seguenti ulteriori misure restrittive: isolamento domiciliare di 14 giorni, anche in assenza di sintomi, per tutti i viaggiatori provenienti da paesi in cui sono stati registrati più di 500 casi di contagio da COVID-19; quarantena obbligatoria per coloro che provengono dai Paesi (tra cui l’Italia) indicati al seguente link https://www.cnscbt.ro/index.php/1513-lista-zone-afectate-15-03-2020/file. Inoltre tutte le persone in isolamento domiciliare che sviluppano sintomi da contagio devono contattare il numero unico di emergenza 112. Il personale medico farà una valutazione clinica e raccoglierà prove biologiche per l’effettuazione del test.

Spagna 

In data 16 marzo, il Governo spagnolo ha annunciato la reintroduzione dei controlli alle frontiere terrestri spagnole. Pertanto, a partire dalla mezzanotte del 16 marzo è consentito l’ingresso in Spagna solo ai cittadini spagnoli, ai residenti in Spagna, ai lavoratori transfrontalieri e alle persone con documentate cause di forza maggiore. Ciò non impedisce ai cittadini italiani che avessero necessità urgenti di far rientro al proprio luogo di residenza in Italia. Sono esclusi dalla disposizione in parola il personale diplomatico e consolare accreditato in Spagna e i funzionari delle organizzazioni internazionali con sede in Spagna. La circolazione delle merci continuerà ad essere permessa senza restrizioni. I connazionali che intendono far rientro dalla Spagna alla Sardegna via mare possono farlo solo per esigenze legate a motivi di lavoro, salute, necessità o rientro presso il proprio domicilio. A questo link la richiesta di autorizzazione: https://moduloarrivicovid19.regione.sardegna.it/allegato-a-ordinanza-del-presidente-ras-14-03-2020/ . Detta autorizzazione verrà rilasciata dalla Regione Sardegna entro 12 ore dalla partenza e dovrà essere presentata all’imbarco, insieme al biglietto e a un documento d’identità. Per assistenza, l’Ambasciata d’Italia a Madrid è raggiungibile attraverso l’indirizzo e-mail dedicato: madrid.coronavirus@esteri.it. Chi si trova in Catalogna, Valencia, Aragona e Murcia e avesse bisogno di assistenza può rivolgersi al Consolato Generale d’Italia a Barcellona attraverso l’indirizzo e-mail dedicato: barcellona.coronavirus@esteri.it: sono inoltre stati attivati i seguenti numeri telefonici: Amb. Madrid: +34.608664867 (ore 9-16); +34.608914128 (ore 9-16); +34.639484118 (ore 13-20); +34.650419164 (ore 15.30-20); CG Barcellona: +34.609951096 e +34.659790266 (ore 9-20).

Slovenia 

Il Ministero della Salute della Repubblica di Slovenia ha emanato un Decreto, entrato in vigore l’11.03.2020,  con cui si stabiliscono le condizioni di ingresso delle persone in Slovenia con provenienza dalla Italia. Sono stati istituiti sei punti di controllo nell’area di confine dei collegamenti stradali con la Repubblica Italiana, presso i seguenti valichi di frontiera: Fusine / Rateče, Stupizza / Robič, Sant’Andrea / Vrtojba, Fernetti / Fernetiči, Pese / Krvavi potok, Rabuiese / Škofije.

E’ stato altresì disposto il divieto di ingresso dei veicoli merci dall’Italia, ad eccezione dei carichi destinati in Slovenia e dei materiali medici e di prima necessità destinati a paesi terzi.

L’ICE di Lubiana ci ha confermato l’esistenza di file di veicoli alla frontiera italo-slovena – a causa dei controlli sanitari che permettono l’ingresso nel Paese a tutti coloro che non registrano una temperatura superiore ai 37,5 gradi –  ed ha riferito che il problema non è una scelta delle  autorità slovene ma conseguenza del blocco dei veicoli/conducenti italiani alla frontiera tra Ungheria e Croazia. Per tale ragione la Slovenia non sta facendo passare i camion che sono in transito verso tali Paesi, ma fa entrare soltanto i camion con scarico merci all’interno della Slovenia.

La Camera dell’Economia Slovena riferisce invece che il transito merci verso altri Paesi è organizzato in convogli, come confermato anche da qualche impresa associata.

Germania

Al fine di contenere la diffusione del COVID-19, le autorità tedesche invitano tutti coloro che sono nel paese e che negli ultimi 14 giorni siano entrati in contatto con persone di cui sia provata l’infezione da coronavirus a prendere immediatamente contatto telefonico con le competenti autorità sanitarie, indipendentemente dall’insorgenza di sintomi. Coloro che nello stesso periodo abbiano viaggiato nelle aree considerate a rischio, tra le quali l’Italia, sono invitati a rimanere precauzionalmente presso il proprio domicilio e ad evitare i contatti non necessari con altre persone. Le aree considerate a rischio sono quelle classificate come tali dal Robert Koch Institut, consultabili al link https://www.rki.de/DE/Content/InfAZ/N/Neuartiges_Coronavirus/Risikogebiete.html. Ad esse si aggiungono la Svizzera e l’Austria. 

Notizie diramate dalla RAI TV italiana, riferiscono che la Germania ha chiuso dalle ore 8.00 di lunedi 16 marzo 2020, le frontiere con Francia, Svizzera ed Austria per il contenimento di COVID-19, ma non sarebbero previste limitazioni al trasporto internazionale di merci su strada, che in conseguenza dei controlli sanitari determinerà prevedibilmente dei tempi più lunghi di attraversamento del confine.

Repubblica Ceca

Il 12 marzo, le autorità locali hanno dichiarato lo stato di emergenza in relazione al COVID-19. Fino al 24 marzo 2020 la libera circolazione delle persone in Repubblica ceca è vietata. Il divieto non si applica ai tragitti da e per: luogo di lavoro, strutture sanitarie, domicilio familiari in caso di necessità, negozi di alimentari e altre attività necessarie urgenti. Le restrizioni non si applicano al trasporto pubblico, ai servizi per la popolazione come forniture, consegne e servizi veterinari. Tutti i collegamenti commerciali internazionali di trasporto via aria e via terra sono interrotti. È vietato fornire servizi di soggiorno, servizi di trasporto alternativi (es. Uber), mentre i tassisti ufficiali possono continuare a operare. In generale, il Governo ceco raccomanda di limitare i contatti di persona al minimo. Non sono al momento richieste autocertificazioni da tenere con sé. I viaggiatori che intendono solo attraversare l’Austria (ad esempio chi intende raggiungere Monaco di Baviera dall’Alto Adige) potranno farlo a condizione che il transito attraverso il territorio austriaco avvenga senza soste di nessun tipo (rifornimento/esigenze fisiologiche/caffè/…). Per coloro che si trovano nel Paese l’Istituto nazionale della Salute della Repubblica Ceca consiglia, in caso di presenza di sintomi sospetti (febbre oltre i 38 gradi, significativi disturbi respiratori) di rivolgersi per informazioni al seguente numero: +420 733 673 900, o ai singoli uffici di igiene regionali i cui recapiti sono disponibili a questo indirizzo: http://www.mzcr.cz/dokumenty/kontakty-na-krajske-hygienicke-stanice_18604_4122_1.html

Ucraina

Le autorità ucraine hanno disposto, dal 16 marzo e per un periodo al momento limitato a due settimane, il divieto generale di ingresso nel Paese, qualunque sia il mezzo di trasporto utilizzato, a tutti gli stranieri, ad eccezione delle persone residenti e con permesso di soggiorno. Viene raccomandato, allo stesso tempo, ai cittadini ucraini di astenersi dall’effettuare viaggi all’estero. A partire dalle ore 00.01 di martedì 17 marzo 2020 fino al 3 aprile 2020 tutti i collegamenti aerei (compresi quelli con l’Italia), in ingresso e uscita dal Paese, sono sospesi. La compagnia aerea ucraina ha annunciato la sospensione di tutti i collegamenti con l’Italia già a partire dal 15 marzo. Per i viaggi già programmati o pianificati si suggerisce di prendere contatto con la compagnia aerea di riferimento. Sono sospesi, per il medesimo periodo (17 marzo-3 aprile) i collegamenti internazionali via terra (autolinee, treni) mentre resta sempre possibile uscire dal Paese in auto. Dal 17 marzo fino al 3 aprile, resteranno aperti solo 123 valichi di frontiera, attraversabili con auto private, dove saranno presenti strutture epidemiologiche e sanitarie per effettuare i controlli; l’elenco dei valichi aperti è consultabile al seguente link: https://dpsu.gov.ua/ua/news/TIMCHASOVI-OBMEZHENNYA-NA-KORDONI-opivnochi-v-Ukrainu-pripinyayut-puskati-inozemciv-ta-zakrivayut-blizko-sotni-punktiv-propusku-/). Per informazioni e aggiornamenti sulle misure di prevenzione adottate dalle autorità locali, si rimanda al sito del Ministero della Salute ucraino https://moz.gov.ua/koronavirus-2019-ncov e a quello del Gabinetto dei Ministri https://covid19.com.ua.

TC 013– 17.03.2020

Rif.

Laura Caccialupi – Tel. 0575399437 – e-mail: l.caccialupi@confindustriatoscanasud.it