Ieri a Siena tavolo di confronto sul Decreto Legislativo n. 56 del 19 aprile 2017, correttivo del nuovo Codice degli Appalti, entrato in vigore dal 20 maggio scorso

( Comunicati Stampa )

Ieri a Siena tavolo di confronto sul Decreto Legislativo n. 56 del 19 aprile 2017, correttivo del nuovo Codice degli Appalti, entrato in vigore dal 20 maggio scorso

COMUNICATO STAMPA

Ieri a Siena tavolo di confronto sul Decreto Legislativo n. 56 del 19 aprile 2017, correttivo del nuovo Codice degli Appalti, entrato in vigore dal 20 maggio scorso

Si è tenuto ieri mattina presso l’Auditorium della Cassa Edile di Siena il seminario “Il Nuovo Codice degli Appalti. Focus sul Correttivo di Legge in vigore dal 20 maggio 2017”, organizzato dall’Ente Senese Scuola Edile in collaborazione con Ance Siena. I tre giuristi intervenuti in qualità di relatori, l’Avv. Distrettuale dello Stato Gianni Cortigiani, l’Avv. Eugenio Dalli Cardillo esperto di appalti pubblici e l’Avv. Arturo Cancrini Docente di Legislazione Opere Pubbliche presso l’Università di Roma Tor Vergata, hanno condotto un’analisi critica dei principali temi del Decreto Legislativo n. 50/2016 alla luce del Correttivo entrato in vigore lo scorso 20 maggio (d.lgs 56/2017).

 

In particolare è stato approfondito l’impatto delle nuove norme in materia di subappalto, criteri e procedure di aggiudicazione, e contratti di concessione e valorizzazione. Ai numerosi professionisti, imprenditori, amministratori e funzionari pubblici presenti sono state evidenziate le criticità che l’impianto normativo nel suo complesso, peraltro ancora da completare con gli interventi previsti dell’ANAC, mantiene sia per gli operatori sia in rapporto alle norme comunitarie che hanno ispirato la stessa riforma del Codice degli Appalti.

 

Alla conclusione dei lavori, tuttavia, non sono emersi solo aspetti negativi per l’attività delle stazioni appaltanti, come sottolineato da Andrea Tanzini Presidente dell’Ente Senese Scuola Edile e di Ance Siena: “L’applicazione del Nuovo Codice degli Appalti è una materia estremamente scivolosa, ma le norme contengono comunque elementi di interesse per le imprese e la Pubblica Amministrazione come la parte che riguarda il partenariato pubblico-privato, con il quale il territorio ha la possibilità di valorizzare le eccellenze di cui dispone, realizzando progetti di recupero di edifici pubblici scarsamente o del tutto inutilizzati. Un utilizzo più razionale delle risorse pubbliche, non solo finanziarie quindi, in grado di muovere soggetti privati qualificati e soddisfare i bisogni della collettività con un approccio diverso che si sposta sull’aspetto gestionale dell’opera e non sulla sua mera esecuzione”.

 

20.06.2017

Rif.
V. Masoni – e-mail: 
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