AZIONI DELLE ASSOCIAZIONI INDUSTRIALI DEL G20 PER IL CONTRASTO ALLA PANDEMIA

( Attività associative) ( Europa e Internazionalizzazione )

AZIONI DELLE ASSOCIAZIONI INDUSTRIALI DEL G20 PER IL CONTRASTO ALLA PANDEMIA

richiesti coodinamento internazionale e rimozione ostacoli al commercio

L’intera business community internazionale è pianamente consapevole degli effetti dirompenti della diffusione del Covid-19, sia sulla popolazione che sul sistema industriale mondiale, e della necessità di una risposta globale, attraverso il massimo coordinamento fra governi, imprese e istituzioni.

Negli ultimi giorni, le principali rappresentanze del sistema industriale mondiale si sono attivate per chiedere l’adozione di misure urgenti che permettano innanzitutto di limitare la diffusione del virus.

Di seguito le principali iniziative sinora avviate in ambito G20, che si uniscono a quelle intraprese da parte delle 
singole associazioni industriali a livello nazionale. Ciascuna di esse è stata promossa e sostenuta da Confindustria insieme alle altre associazioni europee.

  • GBC (Global Business Coalition – Federazione che riunisce le 16 principali associazioni industriali mondiali e attraverso di esse 6,8 milioni di imprese): Comunicato del 19 marzo – in allegato – sul trasporto aereo internazionale di farmaci e prodotti biomedicali. Si invitano i governi, a partire da quelli del G20, a stabilire regole e standards comuni; si richiede che i membri degli equipaggi degli aerei cargo che non attraversano i terminal passeggeri possano essere esentati dalla procedura di quarantena attualmente prevista per i viaggiatori ordinari, fermo restando la possibilità di essere sottoposti all’arrivo al necessario screening medico. L’assenza di tale misura sta infatti impedendo la regolare operatività delle catene di approvvigionamento e pregiudicando la tempestiva consegna di beni essenziali per il contenimento dell’emergenza sanitaria. Richiesta analoga è stata formulata dalla IATA, l’associazione che rappresenta circa 290 compagnie aeree in 120 paesi.
  • GBC: ulteriore elenco – datato 25 marzo – di proposte indirizzate a Governi dei paesi G20 per mitigare le conseguenze della pandemia sull’economia globale. Tra le proposte: l’adozione di misure urgenti, adeguate alle circostanze di ciascun paese, per mantenere in vita i sistemi economici nazionali quali crediti di imposta temporanei, sostegno alla liquidità di breve termine delle imprese in particolare delle PMI, stabilizzazione dei mercati finanziari oltre che specifiche politiche fiscali e monetarie a sostegno della domanda. Si richiede un’azione urgente riguarda la riduzione al minimo delle 
    interruzioni delle catene globali del valore e l’astensione dall’introduzione di barriere 
    commerciali non necessarie, coordinando i protocolli sanitari e ogni eventuale misura 
    eccezionale. Le 16 Federazioni industriali che compongono la GBC si impegnano dal canto loro 
    a condividere best practices e rafforzare la propria capacità di mobilitare il rispettivo sistema 
    industriale per il contrasto alla pandemia.
  • GBC: richiesta urgente ai Governo G20 – datata 26 marzo – di non interrompere le forniture globali di dispositivi di protezione, medicine e 
    apparecchiature sanitarie. La richiesta risponde alla crescente diffusione delle restrizioni commerciali che stanno causando interruzioni nelle catene di fornitura e aggravando così la situazione clinica in diversi paesi. È stato richiesto di adottare politiche per proteggere e rafforzare la catena di 
    approvvigionamento di prodotti e medicine salvavita, la libera circolazione di beni, materie prime e personale addetto a tali categorie di prodotti. Queste misure dovrebbero 
    includere tutte le precauzioni necessarie per mantenere sicure le strutture essenziali alla loro 
    produzione e trasporto nonché il relativo personale. Data l’attuale discrepanza tra domanda e 
    offerta ed il numero limitato di fornitori, è inoltre richiesto di valutare la creazione di un 
    meccanismo di coordinamento fra Governi, Organizzazioni internazionali e rappresentanti 
    dell’industria privata che favorisca un’allocazione equa, etica e basata su parametri scientifici di 
    tutte le apparecchiature e i prodotti necessari a combattere la pandemia. 
  • B20 (Business Summit delle 
    imprese dei Paesi G20). Il 19 marzo la presidenza saudita del B20 ha lanciato un’iniziativa per identificare le misure necessarie a permettere alle imprese globali di ogni dimensione – dalle piccole e medie alle multinazionali – di fornire appieno il proprio contributo per combattere l’emergenza sanitaria e minimizzare le sue conseguenze sul piano economico e finanziario.
    Verranno a breve definiti i dettagli di un processo che si svilupperà in parallelo rispetto alle 6 Task Force tematiche già operative (Commercio, Digitalizzazione, Energia, Anticorruzione, Lavoro, Finanza e Infrastrutture) e dell’Action Council dedicato all’imprenditoria femminile. 
    Obiettivo finale, formulare una serie di proposte concrete utili ad affrontare non solo la pandemia attuale, ma eventuali future crisi che dovessero minacciare l’economia globale. I risultati andranno a far parte delle raccomandazioni che la business community G20 invierà ai rispettivi Governi ed alla presidenza di turno. Un primo set di 
    raccomandazioni è già stato condiviso dai membri delle Task Force Trade & Investment, in cui 
    Confindustria è ampiamente rappresentata, e di quella Integrity & Compliance, ed è attualmente al vaglio della Presidenza. 
  • Lettera congiunta B20, ICC (Camera Commencio Internazionale) e OMS, datata 23 marzo – in allegato – ai Governi dei Paesi G20 (riuniti in videoconferenza il 26/03) per chiedere un’azione urgente e coordinata con una serie di proposte. Riguardo all’emergenza sanitaria, si chiede: che venga garantita la distribuzione di medicine e dispositivi di protezione a tutti i paesi che ne abbiano urgente necessità; che ne venga incrementata la produzione domestica; che sia garantito l’accesso ad un’adeguata assistenza sanitaria anche attraverso la rimozione di tutti gli ostacoli, tariffari e non, che limitano il commercio di prodotti necessari a contenere la pandemia. Sul piano economico: l’implementazione di 
    misure fiscali di breve e medio periodo per garantire la sopravvivenza del sistema produttivo; l’adozione di provvedimenti specifici per lavoratori e PMI ed il rafforzamento dei 
    meccanismi di tutela per i lavoratori direttamente coinvolti dalle misure di lockdown. 

 


Allegato


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Rif.

Alessandra Amato – Tel. 0577257230 – e-mail: a.amato@confindustriatoscanasud.it